2011_11_29 Piccoli crimini coniugali a Milano

Dal 29 Novembre all'11  Dicembre 2011_12_11
Teatro Libero - Milano Via Savona
Teatro Stabile di Verona
Presenta
PICCOLI CRIMINI CONIUGALI

da Eric-Emmanuel Schmitt
regia di Alessandro Maggi
con Paolo Valerio ed Elena Giusti

Un atto unico. Una macchina narrativa pressoché perfetta che svela impietosamente i meccanismi della coppia e i più intimi recessi dell'animo umano. Dopo aver subito un brutto incidente domestico, Gilles torna a casa privo di memoria. E'lucido, ragiona ma non ricorda. Non riconosce più nemmeno Lisa, la moglie, che prova a ricostruire la loro vita di coppia pezzo dopo pezzo, tentando di oscurarne le ombre. Via via che emergono cose dimenticate, si rivelano alcune crepe: sono molti i tasselli che non tornano. Perché Lisa mente? E perché non vuole concedersi a Gilles, che pure è fortemente attratto da lei? Per quale motivo Gilles – che afferma di non ricordare nulla – menziona diversi particolari del viaggio di nozze? Sono alcuni dei misteri di questo giallo coniugale, in cui la verità non è mai ciò che sembra, dove la memoria - e la sua presunta assenza - la menzogna e la violenza vengono completamente riviste, per assumere significati nuovi, inaspettatamente vivificanti. Schmitt gestisce la scrittura con grazia e freschezza, giocando briosamente tanto col meta teatro, quanto con oggetti ostici quali la verità, la colpa e, soprattutto, l'amore. Piccoli crimini coniugali è un piccolo gioiello, che dettaglia l'inesorabile inabissamento all'inferno di Lisa e Gilles nel tentativo — ora comico, ora drammatico: sempre reale — di riemergere alla serenità come coppia.

"Il regista Alessandro Maggi lascia che le parole di Schmitt corrano libere, affidandosi esclusivamente alla prova dei due attori in scena, Paolo Valerio ed Elena Giusti. Il salotto ben arredato che accoglie i protagonisti è puramente funzionale al racconto: solo i quadri grigi appesi alle pareti dentro enormi cornici d'acciaio rappresentano visivamente la difficoltà di comprendersi dei due protagonisti".

Il Giornale di Vicenza - Domenica 17 Aprile 2011 

PRENOTAZIONI:

È possibile prenotare nelle seguenti modalità:
- via e-mail scrivendo a biglietteria@teatrolibero.it
- online collegandosi al sito www.teatrolibero.it
- chiamando allo 02-8323126      

È possibile acquistare online collegandosi ai siti:  www.vivaticket.it 

La nuova produzione del Teatro Stabile di Verona, Piccoli crimini coniugali, con Elena Giusti e Paolo Valerio, sarà al Teatro Libero di Milano da martedì 29 novembre a domenica 11 dicembre 2011 per la regia di Alessandro Maggi. Il giallo coniugale del drammaturgo francese, già premio Molière nel 1993, è una macchina narrativa pressoché perfetta che svela impietosamente i meccanismi della coppia e i più intimi recessi dell'animo umano. Piccoli crimini coniugali è un vero e proprio gioiello che narra il necessario inabissamento all'inferno di Lisa e Gilles nel tentativo - un po' comico, un po' drammatico, sicuramente reale - di riemergere alla serenità. Nel testo i due protagonisti sono Gilles e la moglie Lisa, nello spettacolo messo in scena diventano Lui e Lei per rendere i ruoli universali, ognuno di noi può essere loro. Commedia in un atto. Dopo aver subito un brutto incidente domestico Lui torna a casa dall’ospedale completamente privo di memoria, ragiona ma non ricorda, non riconosce più neppure la moglie, che tenta di ricostruire la loro vita di coppia tassello dopo tassello cercando di oscurarne le ombre. Via via che si riportano alla luce informazioni dimenticate si manifestano delle crepe: sono molte le cose che cominciano a non tornare. Come mai Lei mente? E perché non vuole darsi fisicamente a Lui, che pure è fortemente attratto da lei? Per quale motivo Lui – che afferma di essere completamente privo di memoria – si ricorda di certi particolari del viaggio di nozze? Sono alcuni dei misteri di questo giallo coniugale in cui la verità non è mai ciò che sembra, dove la memoria (e la sua supposta mancanza), la menzogna e la violenza vengono completamente riviste per assumere dei significati nuovi, inaspettatamente vivificanti. Schmitt gestisce la scrittura con grazia e freschezza, giocando briosamente tanto col metateatro quanto con oggetti ostici quali “la verità”, “la colpa” e, soprattutto, “l’amore”. 
LEI: [...]Non si può eludere il proprio destino. Tu sei il mio destino. Noi non ci apparterremo mai fisicamente, ma ci apparteniamo mentalmente. Tu ti sei immerso nei miei abissi più profondi, io nei tuoi, siamo schiavi l’uno dell’altra. [...]Possiamo anche separarci, ma non potremo mai lasciarci. Tutti questi giorni in cui tu non c’eri, eri assente da qui, assente da te stesso, io continuavo a rivolgerti i miei pensieri, a farti partecipe dei miei umori. [...]Amo i tuoi desideri e amo anche le tue avversioni, amo il male che mi fai, un male che non mi dà dolore, che passa subito, un male che non lascia tracce. Amare vuol dire avere quella resistenza che ti permette di passare attraverso tutti gli stati con la stessa intensità, dalla sofferenza alla gioia [...]. 
LUI: [...]Tu vorresti che l’amore ti dimostrasse che esiste. E’ una strada sbagliata. Tocca a te dimostrare che esiste. [...] (da Piccoli Crimini Coniugali – Eric-Emmanuel Schmitt)

Info artisti:

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