2011_11_26 Carmen in scena al Teatro Besostri di Mede

Sabato 26 novembre 2011_11_26 ore 21,00
Teatro Besostri di Mede (Pavia)
Stagione lirica 2011/2012

Geoges Bizet
CARMEN
Produzione Teatro dell'Opera di Milano
Regia e ideazione scenica di Mario Riccardo Migliara
Coro Teatro dell'Opera di Milano diretto da Damiano Cerutti
Orchestra ACCADEMIA UECO diretta da Claudio Morbo
Realizzazione scenografia, attrezzeria e costumi Arti di Scena
Personaggi e interpreti:
Don José, Nester Martorell Perez
Escamillo Laurence Meikle
Moralès Carlo Oggioni
Zuniga, Carlo Oggioni
Carmen, Seon Yung Pak, Elena Serra
Micaëla, Tiziana Scaciga Della Silva, Alice Quintavalla
Mercedes, Charlotte Labaki, Elena Serra
Frasquita, Camilla Antonini
Biglietti: interi euro 35 ridotti studenti e over 65 euro 30, sconti per gruppi  di almeno 10 persone.
Info e prenotazioni: www.teatrobesostri.it,  info@teatobesostri.it, tel. 3357848613 
Carmen è il capolavoro del compositore francese Georges Bizet, tratto da una commedia di Prosper  Mérimé (1845) su libretto di Henri Meilhac e Ludovic Halévy che apportano delle modifiche salienti  tra cui l'introduzione dei personaggi di Escamillo e Micaela e il carattere di Don José, nel romanzo descritto come un bandito rozzo e brutale. Al libretto collaborò lo stesso Bizet che scrisse anche le parole della celebre habanera L'amour est un oiseau rebelle.
E'una storia d'amore e morte, che tocca i vertici più alti della drammaticità. E' considerata opera nazionale francese, simile all'Aida in Italia.
Anche se oggi la Carmen è considerata una delle più belle Opere Liriche, alla sua prima (3 marzo 1875)  non piacque agli spettatori ed alla critica: il lavoro era troppo carico di intensità drammatica per piacere al pubblico dell'epoca; l'intreccio della storia, ambientata nella Spagna degli zingari e dei toreri, venne giudicato immorale, per la presenza di contrabbandieri e fuorilegge e con un finale sanguinoso da cronaca nera
Anche la musica non fu gradita agli amanti della tradizione, perché giudicata dai critici, troppo"wagneriana".La storia è la semplice storia di un amore che nasce, cresce e muore in cuori ardenti ed impetuosi. Carmen, è un personaggio complesso: è civettuola e seducente nella voluttuosa habanera del primo atto (l'amour est un oiseau rebelle), funerea (nell'Aria delle Carte), fatale e spavalda, come un'eroina delle tragedie classiche, nell'epilogo finale quando sembra offrirsi al coltello di José.
La storia già  di per sé è bellissima, con la musica di Bizet, ricca di colore nei motivi pittoreschi e folcloristici, nelle danze popolari e nelle canzoni, piena di impeto, di ardore, di contrasto fra i festosi motivi zingareschi e l'incalzare drammatico dell'azione, diventa un vero capolavoro, trascinante ed avvincente.  
Ideazione scenica: l'allestimento del Teatro dell'Opera di Milano, che si avvale della collaborazione dell'associazione «Istituto del colore» e della rivista «Colore», rilegge cromaticamente il capolavoro di Georges Bizet. Tutte le sfumature del rosso in primis, e poi giallo oro, rosso, blu notte e nero sono le tinte che il regista Mario Riccardo Migliara ha scelto per raccontare la Spagna di feste, passione e sangue, che fa da sfondo alla storia d'amore e di morte della seducente sigaraia Carmen. Gli abiti, realizzati dall'«Accademia del costume per lo spettacolo» di Milano, sono delle vere e proprie «macchine sceniche», che alimentano ed enfatizzano le emozioni trasmesse dall'opera. Una «ragnatela in fibra ottica» caratterizza la scenografia, emblema –scrive lo stesso regista- della «seducente ineluttabilità della protagonista che si trova preda della sua stessa seduzione».
Per approfondimenti: www.operamilano.it 

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