2011_10_09 Concerto inaugurale dei Concerti della Città di Scandicci

 XLVI Stagione dei Concerti della Città di Scandicci.
Domenica 9 ottobre 2011, ore 11.00
Sala Consiliare "Orazio Barbieri" del Comune di Scandicci
Giacomo Granchi e Simone Butini violini, Salvatore Randazzo viola, Anna Del Perugia violoncello
"MUSICA PATRIA"
Repertorio di inni e brani musicali dell'epoca del Risorgimento in una inedita versione cameristica per quartetto d'archi
Programma a cura di Giacomo Granchi
Esecutori:
Giacomo Granchi e Simone Butini violini
Salvatore Randazzo viola, Anna Del Perugia violoncello

Introduzione:
Adalberto Scarlino Presidente del Comitato Fiorentino per il Risorgimento

Il programma che inaugura la XLVI Stagione del Centro d'Arte Vito Frazzi di Scandicci è quest'anno, nella ricorrenza del 150° dell'Unità d'Italia, interamente dedicato a inni e musiche del periodo risorgimentale.
Il programma, a cura di Giacomo Granchi, attraversa il vasto e interessante repertorio di composizioni talvolta anonime ma di grande forza evocativa che segnarono dal punto di vista musicale un'intera epoca e furono la voce di generazioni di patrioti. Il programma prende avvio da inni composti da esuli all'estero (Inno per la Libertà d'Italia, Londra 1813), attraversa composizioni poco note ma assai rappresentative del clima di ricercata unità nazionale come Per la patria. Canto degli alunni ginnasti (18--?) di Carlo Rovere, presenta canti notissimi e di forte carica emotiva come l'Addio del volontario (1848) o l'Inno di Garibaldi (1859) oppure consente di rivelare in altri una insolita qualità musicale come nella pressoché ormai dimenticata Marcia Reale, partitura di Giuseppe Gabetti (1796-1862) che risale al 1831 e che fu l'inno nazionale del Regno d'Italia dal 1861 al 1946.
Il concerto comprende anche il celeberrimo coro "Va pensiero" di Giuseppe Verdi musicista che più di ogni altro è il simbolo del nostro Risorgimento musicale e naturalmente si chiuderà con Il canto degli Italiani su testo di Goffredo Mameli in cui l'autore della parte musicale, Michele Novaro (Genova 1818-1885), rivela essere musicista di tutto rispetto e che meriterebbe di essere assai più studiato e conosciuto soprattutto dai giovani.
I brani saranno eseguiti da quattro giovani musicisti in una inedita versione strumentale cameristica per quartetto d'archi che evidenzia in alcuni casi la sorprendente qualità musicale delle composizioni.

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