2011_07_02 Vincenzo Pellitta espone nello spazio Rocco Scotellaro

SPAZIO ROCCO SCOTELLARO
via Cesarea 49 - Vigevano (PV)
Orario: mart. e sab. 17 – 19 merc.e ven.21-23 dom. 10-12 e 17-19
Per informazioni:
Vincenzo Pellitta, responsabile artistico “Spazio Rocco Scotellaro”
cell. 338-9018980

Il responsabile artistico del nuovo spazio espositivo a Vigevano, Vincezo Pellitta, sarà lui stesso il protagonista del prossimo evento che vedrà l'inaugurazione sabato 2 luglio 2011.

VINCENZO PELLITTA “opere 1980-1990”
Apertura mostra  dal  2 al  30 luglio  2011
Inaugurazione sabato  2 luglio ore 17,30
Orario: mart. giov.e sab. 17 – 19 
                                                              
Verrà inaugurata sabato 2 luglio allo Spazio Rocco Scotellaro, con il patrociniodell’Amministrazione comunale di Vigevano la mostra personale di Vincenzo Pellitta con una serie di opere eseguite nel periodo “1980-1990”.
Vincenzo Pellitta è nato nel 1948 a Rotondella (Matera), si trasferisce a Pavia nel 1962 con la famiglia, nel 1976 sposa Mariangela vigevanese e va ad abitare a Vigevano dove tuttora vive e lavora.
Comincia a dipingere nel 1970 ricevendo da alcuni artisti pavesi i primi insegnamenti e con gli stessi partecipa a numerosi concorsi di pittura estemporanea  approfondendo così la tecnica chiarista, dipingendo paesaggi all’aperto. Frequenta in seguito il corso serale di disegno e pittura all’Istituto “Roncalli” di Vigevano. Diverse sono statele componenti formali che ha esaminato, dalle prime esperienze figurative su linee veristiche a quelle del periodo chiarista, poi espressionistiche e infine a quelle informali non declinando anche certe soluzioni di tendenza
surrealista. Dal 1992 inizia un recupero per l’interesse estetico costruttivo, interesse rivolto al materiale nella sua trasformazione. Il disegno ricavato dal pieno-vuoto è realizzato con la tecnica della tranciatura su metallo eseguita nei primi anni della ricerca facendo uso di trance meccaniche, in seguito usando punzonatrici meccaniche computerizzate e successivamente con macchine computerizzate a taglio laser. Dal 1992 al 2002 opera incollando le lastre di metallo
“precedentemente ritagliate”, su tavola e dipingendo lo sfondo con le varie tonalità di grigio e nero. Dal 2002 comincia a usare anche i colori e dal 2007 usa anche incollare sullo sfondo pellicole specchianti. La sua prima personale risale al 1978. Ha un ricco curriculum di esposizioni collettive e personali sia in Italia che all’estero, ricevendo numerosi riconoscimenti e premi.Dal 2000 partecipa alle rassagne organizzate dalla Galleria Arte Struktura di Anna Canali. E’ inserito in diversi cataloghi d’Arte Contemporanea tra cui il Catalogo dell’Arte Moderna di Giorgio Mondadori del 2006 e del 2007.Dal 2007 fa parte dei soci artisti del Museo della Permanente di Milano. In riferimento alle opere e al periodo di questa esposizione, nel 1990 Giovanni Quaglino sul Corriere di Novara scrive:….. Vincenzo Pellitta si affida totalmente al vigore espressivo del gesto pittorico. Se non è impossibile per l’occhio esercitato riconoscere i riferimenti naturalistici delle sue composizioni, l’elemento strutturante e caratterizzante dei suoi quadri è però tutto nella decisione della pennellata, nella essenziale ma sempre accorta e felice strutturazione del disegno, negli arditi ma sempre suggestivi accostamenti di luce e di colore. Le sue opere manifestano così un espressionismo lirico che va oltre l’antitesi  Figurazione – Astrazione.
E sempre nel 1990 Giuseppe Martucci sulla rivista Artecultura di Milano scrive:….Vincenzo Pellitta un pittore molto addentro al mistero della tavolozza di cui si pensa che studi biologia per raggiungere il mistero del pigmento. Il modo di cogliere la sorgente della meraviglia che alimenta la liricità del suo svelto aspressionismo in cui colore e gesto provano la fondatezza del pittore nato e preparato a dipingere con affezione di poeta.



Alcuni degli avvenimenti organizzati in questa stagione presso lo Spazio Rocco Scotellaro
Sabato 18 giugno 2011 alle ore 17
mostra degli allievi del Maestro vigevanese Davide Avogadro
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Martedì 31 maggio 2011 alle ore 19
Mostra 30-30x30 (I colori della nostra bandiera).

Una mostra che vedrà uniti 30 artisti per celebrare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.Ogni artista si è impegnato a realizzare  un'opera di cm. 30x30 nella piena autonomia stilistica, con l'intenzione però di rendere omaggio alla nostra bandiera, inserendo all'interno dell'opera anche i tre colori italiani. La mostra a cura di Vincenzo Pellitta, ha il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Vigevano e il contributo della Fondazione di Piacenza e Vigevano. 

Sabato 21 maggio 2011 alle ore 18
Mostra personale "Il mio Mississipi" del fotografo Cristiano Vassalli.
Con il patrocinio dell'Amministrazione comunale di Vigevano.

sabato 7 maggio alle ore 17.30
Mostra "Conubium", a cura di Mariangela Maritato

Sabato 2 aprile 2011 alle ore 17,30
con il Patrocinio dell'Amministrazione comunale
Mostra del pittore Alfredo Velli (1929-1992), artista tra i più rappresentativi della pittura vigevanese

ALFREDO VELLI “opere scelte”
A CURA DI: VINCENZO PELLITTA  e GIOVANNI BRAGHERI
DAL 2 AL 18 APRILE 2011
Pittore vigevanese d’adozione e savonese di nascita di grande talento, che la città di Vigevano può vantare di aver avuto. Scomparso nel pieno della sua maturità artistica Velli ha usato il colore non per rappresentare paesaggi o figure ma per comunicare emozioni, un colore inventato, magico non della realtà ma di uno stato d’animo. La sua singolare storia, il suo modo di concepire l’arte e la vita ne fanno uno degli artisti più rappresentativi del 900 vigevanese. Artista schivo e riservato che ha vissuto un isolamento solo apparente ma che al contrario aveva una fascia di estimatori che lo incoraggiavano ad andare avanti e a far conoscere i suoi lavori fuori Vigevano, ma a lui non interessavano la fama e il mercato nell’arte. Questa mostra non ha lo scopo di far riemergere dall’oblio un artista dimenticato, poiché Velli è ancora molto presente nella memoria di chi l’ha conosciuto e amato, sia come persona che come artista, ma una mostra voluta per rincontrarlo e sentirlo presente in mezzo a noi con i suoi colori, i suoi segni, la sua arte. Per Velli gli alberi, il cielo, le figure sono un pretesto, il suo tratto fluido carico di colore accompagnato da segni o strutturato in geometrie, finisce per avvolgerci in un vortice cromatico di sicuro effetto che tante emozioni ha saputo e continua a trasmetterci. La mostra a cura di Vincenzo Pellitta e Giovanni Bragheri si prefigge anche lo scopo di far conoscere la   pittura di Velli ai più giovani e agli amanti dell’arte. Dopo la sua prematura scomparsa (1992) la Fondazione Roncalli di Vigevano, nel 1996, ha allestito nelle proprie sale una mostra antologica con un bellissimo catalogo corredato dai testi critici di Giuseppe Franzoso “critico vigevanese” che gli era stato anche tanto amico, e con quello della più famosa storica e critica dell’arte Elena Pontiggia di cui proponiamo un’estratto: ….Alfredo Velli non è stato un artista precoce o innovatore, è stato invece un artista che ha ripensato e ripercorso in maniera solitaria e introversa, seguendo un percorso autonomo di maturazione personale, e prestando ascolto solamente alle sue esigenze espressive, i modi prima dell’espressionismo e poi dell’astrazione. E ha fatto questo rivelando una particolare forza lirica e una istintiva intelligenza per le possibilità del colore. In questo senso ha saputo riscattare l’inattualità cronologica (o se vogliamo il “ritardo” nell’adesione ad alcune esperienze stilistiche, come potrebbe definirlo una critica d’arte attenta soprattutto ai diritti di primogenitura), attraverso la sincerità e l’autenticità degli esiti. Detto questo non bisogna pensare, nel suo caso, a una compiaciuta ricerca dilettantesca, a un nobile passatempo condotto con la tranquillità di chi si pone al di fuori del confronto con la storia e con la cronaca. Basta, per capirlo e comunque per avere la misura dell’inquietudine della ricerca dell’artista, rileggere due delle sue rare dichiarazioni di poetica. Diceva Velli : “Un quadro non mi sembra mai finito. Non posso considerare un mio lavoro riuscito. Se dovessi mai trovare una volta per tutte ciò di cui vado alla ricerca, sarei finito. In quel momento non avrei più niente da dire o da dare a nessuno. Ma “fortunatamente”la ricerca comporta anche il rischio di non trovare. Una volta ho letto una frase che mi è piaciuta molto e l’ho presa un po’ come un mio principio. Diceva più o meno così: se tu prendi un sasso e lo osservi, ogni giorno scoprirai qualcosa di nuovo. Se arrivi poi a capire i suoi segreti, allora hai capito il mondo”. E, ancora, amava dare questo consiglio agli amici che volevano dedicarsi alla pittura: “ Ogni sera prima di dormire traccia almeno una linea”. Dunque la sua ricerca continua, ansiosa, non certo una sinecura. Anche se poi, per una precisa scelta di carattere, aveva deciso di tenersi accuratamente lontano dal mondo dell’arte, da critici, compagni di strada e galleristi. Certo si può giudicare questa scelta troppo idealistica, o comunque penalizzante. Ma Velli aveva fatto propria la massima orientale: “ Il saggio non si lamenta di non essere conosciuto, ma di non conoscere”.Per lui l’arte era una forma di ricerca, non una ricerca di riconoscimenti.
- E dopo aver analizzato i vari periodi e stili che l’artista ha affrontato - Elena Pontiggia conclude il suo testo così: Parlare, attraverso il colore, della vita: è stato questo, soprattutto, l’ideale della sua pittura.

Sabato 19 marzo 2011 alle ore 17,30
con il Patrocinio dell'Amministrazione comunale di Vigevano
Mostra personale di Michele Paladino.

Sabato 5 marzo 2011 alle ore 17,30
con il Patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Vigevano.
Mostra collettiva, Otto marzo "lo sguardo e le parole"

Sabato 5 febbraio 2011 alle ore 17,30
Personale di Fabrizio Parachini. 

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