Tanto quanto era liberamente tratto “Otello” di F.Monteverde quanto è stato il più possibile fedele all’originale il “Romeo e Giulietta” di Giorgio Madia che venerdì al Teatro Cagnoni ha chiuso la stagione di danza costituita da due soli appuntamenti.
Nonostante la serata fosse successiva allo spettacolo di operetta (due appuntamenti cosi importanti l’uno dopo l’altro non sono una felice programmazione) il teatro è stato ben affollato di un pubblico che si identifica sempre per la presenza agli spettacoli di balletto di molti giovani. Una analisi che dovrebbero fare gli amministratori delle nostre proposte culturali e dare alla danza forse un po’ più spazio all’interno di una stagione.
La scena si è aperta sul momento più tragico della tragedia di Shakespeare che narra la storia amorosa di Romeo e Giulietta, amanti veronesi, appartenenti a due faide opposte, Capuleti e Montecchi, che trovano la morte suicidi, incapaci di vincere o di calmare i contrasti tra le due famiglie. Dalla scena della morte nella cripta dei due amanti, si ritorna a ripercorrere le vicende che hanno portato al tragico finale.
Una appendice il finale che vede le due anime degli amanti congiungersi dopo la morte in una unione post terrena, quasi una apoteosi che conclude il balletto.
Uno spazio libero, in bianco contrasto all’iniziale tutto nero, veli mobili, e proiezioni di cieli cangianti ideati da Jean Paul Carradori, hanno contenuto le coreografie di Giorgio Madia che ha privilegiato i movimenti atletici e plastici, con intarsi di corpi, passi a due ma soprattutto fedele al massimo possibile alla vicenda teatrale. Ottime le musiche scelte partendo dalla Ouverture Fantasia omonima di P.I.Tchaikowsky. Grandi applausi a tutta la compagnia del Balletto di Milano ed in particolare ai due protagonisti Federico Veratti e Marianna Gentile. (mm)
Una appendice il finale che vede le due anime degli amanti congiungersi dopo la morte in una unione post terrena, quasi una apoteosi che conclude il balletto.
Uno spazio libero, in bianco contrasto all’iniziale tutto nero, veli mobili, e proiezioni di cieli cangianti ideati da Jean Paul Carradori, hanno contenuto le coreografie di Giorgio Madia che ha privilegiato i movimenti atletici e plastici, con intarsi di corpi, passi a due ma soprattutto fedele al massimo possibile alla vicenda teatrale. Ottime le musiche scelte partendo dalla Ouverture Fantasia omonima di P.I.Tchaikowsky. Grandi applausi a tutta la compagnia del Balletto di Milano ed in particolare ai due protagonisti Federico Veratti e Marianna Gentile. (mm)
Venerdì 25 marzo 2011_03_25 ore 21.00
Teatro Cagnoni di Vigevano
ROMEO e GIULIETTA
Musiche di Piotr Iliic Tchaikowsky
Produzione Balletto di Milano
SCENE E COSTUMI Cordelia Matthes
DISEGNO LUCI Jean Paul Carradori
ASSISTENTE ALLA COREOGRAFIA Adriana Mortelliti
MAÎTRE DE BALLET - Agnese Omodei Salè - Cristina Molteni
PERSONAGGI E INTERPRETI:
Romeo FEDRICO VERATTI
Tebaldo FABRIZIO GALLO
Benvolio FRANCESCO PELLI
Madonna Capuleti AZZURRA MUSCATELLO
Madonna Montecchi COLUCCI LAURA
Padre Capuleti DOMENICO DUCATO
Padre Montecchi ALESSIO DI STEFANO
Frate Lorenzo DENALD GJERGO
Paride GIORGIO COLPANI
Rosalinda ANNA KOLESAROVA
Nutrice PATRIZIA TOSI
SAVINA BELLOTTO - CAMPIDORI ALESSIA - MARTINA GERBI - CHRISTIAN SCIAGURA
Foto degli artisti di danza della compagnia:
http://www.teatroverdi-trieste.com/verdi2009a/1.Attivita2010/0.Lirica2010/2.RomeoGiulietta/5.RomeoInterpreti.asp
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