2011_03_20 Convegno su UNITA' d'ITALIA e concerto dei CANTOSOCIALE

Domenica 20 marzo 2011_03_20 
CASA GIACOBBE Biblioteca Comunale VIa 4 Giugno n 80 MAGENTA (MI)

CIRCOLO culturale SARDO "Grazia DELEDDA" di Magenta 
nei 40 anni dalla fondazione presenta 
ore  17.00 
CONVEGNO SULL'UNITA' D'ITALIA 
relatori Carlo Pillai, Florio Emilio 
a seguire rinfresco con prodotti tipici sardi e a concludere 
ore 18.30
CANTI RISORGIMENTALI
concerto dei CANTOSOCIALE
" Libertà! Indipendenza!” reclamano entusiasti gli insorti e i volontari delle varie correnti risorgimentali.
"Polenta! Polenta!” ribattono cocciuti e sordi i contadini (Ippolito Nievo nelle "Confessioni d'un italiano").


Il Risorgimento , la sua storia , le vicende umane a fianco di quelle politiche , il percorso tortuoso che ha portato all’Unità d’Italia dalle ambizioni sabaude alle pulsioni indipendentiste e repubblicane per non dire rivoluzionarie di alcuni borghesi e poi la gente comune: i contadini , i cittadini divisi tra irredentismi e resistenze, tra analfabetismo e illuminismo ,afflati liberali e socialisti .. Tutto questo i Cantosociale lo raccontano raccogliendo recuperando le voci della gente e i versi di canti e canzoni, una volta tanto mettendo in secondo piano date, generali, battaglie.. insomma privilegiando la storia raccontata da quella scritta sulle carte. Un variegato mosaico sulla storia italiana dell’800 fatto con le testimonianze della gente, le strofette popolari, di scherno ma anche di celebrazione con i fogli volanti dei cantastorie i canti di emigrazione le melodie “rubate” al melodramma. Canti e musiche per dar voce alla gente delle diverse terre d’Italia e dalle diverse passioni politico-sociali d: dai mazziniani , ai garibaldini, ai piemunteis, voci diverse della gente:dai papalini agli anarchici, dai cafoni ai briganti. Diversi visioni , passioni spesso illusioni pagate con la vita che hanno contribuito a costruire l’Unità d’’italia . Diversi Risorgimenti quindi per riflettere su ieri ma anche sull’oggi. Un recupero di canti talvolta celebrativi, talvolta irriverenti , che si parli di Mazzini o Garibaldi , di Camillo Benso conte di Cavour o del brigante della Basilicata Carmine Crocco del papa Pio IX o del frate Ugo Bassi , di Re Vittorio Emanuele del marmista Alfredo Panizza. Azioni e contraddizioni :dall’eroe partenopeo Guglielmo Pepe o dei pavesi fratelli Cairoli degli amici-nemici Austriaci Borboni, dei Francesi di Napoleone III e dei Savoia , e poi dei Mille, degli eroici cittadini milanesi delle cinque giornate o quelli uccisi dalle cannonate di Bava Beccaris delle tasse sul macinato : Una storia dell’800 e dintorni , senza cadere nell’agguato della retorica con la musica a far da collante, frutto di riarrangiamenti e scritture originali del gruppo , con un repertorio popolare con qualche brano d’autore(Fiorella Mannoia, Massimo Bubola)trattato con rispetto pur se arricchito con sonorità e ritmi qua e là punteggiati di folk, rock , blues persino rap.
Uno spettacolo RISORGIMENTI che parte dai primi tumulti di fine 700’ per arrivare alle soglie del 900’,attraversando quindi il periodo pre e post Unità d'Italia in un viaggio di canzoni e testimonianze spesso diversificate provenienti dalle diverse zone della penisola.

Un sorta di recital costituito da racconti tratti da testimonianze di diretti protagonisti alternati a canti , canzoni, musiche ben inserite nel contesto, secondo lo stile dei CANTOSOCIALE , gruppo attivo dal 1998 sul territorio nazionale con concerti, lezioni, animazioni culturali in vari contesti; dai teatri alle biblioteche dalle piazze ai centri sociali alle strade. Il quintetto partecipa spesso a feste popolari, rassegne e festival musicali ed è ben conosciuto anche nelle scuole di diverso grado, dalle materne alle superiori oltre che per gli spettacoli specifici su argomenti storici, anche per i numerosi laboratori di animazione alla lettura, di ricerca e teatralizzazione della cultura orale e popolare. In particolare il lavoro in questi anni realizzato su diversi eventi storici e sociali dalle Guerre mondiali alla Civiltà contadina dalla Deportazione fino alla Resistenza, appositamente diversificato sulla base di ricerche orali in diversi territori, li ha fatti apprezzare in tutto il Nord Italia. 
Del gruppo ormai consolidato fanno parte Vittorio Grisolia , violinista e pluristrumentista (ocarine, baghèt, flauti popolari, mandolino, armonica a bocca…) di valore assoluto nel panorama del folk italiano. Fondamentale anche l’apporto di Christian Anzaldi, trentenne novarese , stimato maestro di chitarra è noto per la sua vivace attività musicale in gruppi rock, pop ,blues dell’area novarese –milanese. La sua molteplice versatilità strumentale dalla fisarmonica alle diverse chitarre acustiche ed elettriche oltre a dobro, banjo ha arricchito di colori e timbri la musica del gruppo.Recentemente ha arruicchito l’organico Davide Buratti apprezzato contrabassista di estrazione jazzistica ben conosciuto anche in ambito cantautorale. Il nucleo storico è composto dall’istrionico Piero Carcano che oltre a scrivere i testi, cantare, suonare kazoo e percussioni, recita e anima (quando è il caso)conducendo "empaticamente" per mano il gruppo in simbiosi con il pubblico. A fianco a lui Gianni Rota, l’inseparabile "fratello"artistico, grintoso, ritmico e sensibile accompagnatore con la chitarra acustica, suadente ricamatore di melodie al flauto traverso nonché cantante dalla voce ruvida e "nera". Il bresciano è un vero e proprio "rambler" di strada al servizio del gruppo, capace di districarsi in ogni situazione. 
I Cantosociale pur privilegiando l’aspetto emotivo e sociale del canto e della musica con gli anni hanno affinato le interpretazioni riuscendo gradualmente a caratterizzarsi di un suono distintivo : un " corposo, appassionato e contagioso folk" capace di permeare di forza emotiva e sensibilità le diverse situazioni performanti.

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