2010_11_20 Mostra d'arte

Sabato  20 novembre  2010_11_20 ore 17,30
Inaugurazione
orario da Martedi al Sabato 17-19
domenica 10-12       17-19  
SPAZIO  ROCCO SCOTELLARO
Via  CESAREA 49-VIGEVANO
MOSTRA D'ARTE
OGGETTOQUASI
Dal 20 al 30 novembre 2010
Opere di MICHELE PROTTI

Info artista:
Michele Protti è nato a Mortara il 26 giungo 1948. Si avvicina alla pittura come autodidatta, e la sua indole anarchica lo accompagna in un viaggio inquieto e onesto, alla ricerca di una forma espressiva da considerare solo sua, esclusiva, senza pagare conti e senza scendere a compromessi. I suoi oggettoquasi, ritraggono la realtà attraverso pensieri misteriosi e profondi, sfiorando limiti e certezze della quotidianità che si consuma in un deterioramento naturale di cose abbandonate morenti, ormai giunte alla fine.
Le opere in mostra allo spazio Rocco Scotellaro sono il frutto di una sperimentazione consapevole che ormai da più di quindici anni permea la vita dell'artista e che non è certamente giunta al termine: quando Michele Protti si ritira nella sua officina creativa, ne esce solo dopo aver dato vita a opere straordinariamente nuove.  
Numerose sono le mostre a cui ha partecipato, sia personali, sia collettive.                                        
 
dicono di lui
Non è vero che gli oggetti siano indifferenti e sempre uguali a sé stessi, algide entità mute e sorde, insensibili ad ogni alterazione del contesto che li circonda. Ad onta della loro natura, essi a volte sanno trasformarsi: è sufficiente mutarne l'uso e l'ambientazione, per condurne a termine il miracolo.
E l'arte rigorosa di Michele Protti ne risulta prova inconfutabile, nel momento in cui la fantasia dell'artista si accende di fronte ad una forma, ad un volume o alla storia segreta e misteriosa, che intuisce dietro ad ogni oggetto. Protti, nuovo demiurgo, costruisce la sua personale visione del mondo, legandosi alle piccole cose di uso quotidiano o a quelle inopinatamente finite tra i rifiuti, che diventano da un momento all'altro i saldi pilastri sui quali l'artista intende ordinare morandianamente il suo universo.
Da questo momento gli elementi più strani ed eterogenei riprendono a vivere un'altra esistenza toccati dal miracolo dell'Arte. E' allora che nasce un'estetica tutta nuova o troppo antica per essere "à la page". L' "homo faber" torna a piegare al suo volere le cose che lo attorniano, anche le più insignificanti, con l'opera delle sue mani e della sua intelligenza, trasferendo in esse la forza delle sue emozioni e dei simboli che le serrano e consegnando loro un'altra storia da vivere.
Questo è il segreto dell'arte senza tempo, che anima le creazioni di Michele Protti e la sua inesausta ricerca di forme pure, liberate da ogni orpello intellettualistico, in un ritorno sempre più convinto alle radici dell'arte e della spiritualità umana. [Giuseppe Castelli]
 

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