2010_11_19 Coppi ricordato a Pontecurone


Venerdì  19 novembre 2010_11_19 alle ore 21.15
Biblioteca "Sandro Castelli" di Pontecurone - Oratorio di San Francesco

L'altro Coppi
ricorda  il grande indimenticato Fausto Coppi con un originale  spettacolo di teatro e musica. 

Andrea Alberini, pianoforte
Livia Hagiu, violino
Emanuele Arrigazzi, attore
Claudia Pastorino, voce
Faustino Coppi, la voce della memoria
Adattamento drammaturgico di Allegra De Mandato

Nel bellissimo Oratorio di San Francesco rivivremo la magica atmosfera delle sue imprese anche attraverso  le canzoni degli anni 50-60 interpretati dalla bella voce solista di Claudia Pastorino.
Fausto Coppi verrà raccontato non attraverso la sua biografia cronologica ma attraverso stralci, flashback, memorie: un modo di raccontare la storia d'Italia e quella di Coppi a cavallo tra la seconda guerra mondiale e gli anni sessanta, attraverso le vittorie e le sconfitte di un campione e i cambiamenti di un paese. Immagini originali in video della terra di Coppi, facce, luoghi, momenti di oggi legati con un filo invisibile a un passato pieno di storia… non nostalgia ma continuità.
La drammaturgia è originale, fatta non solo di eventi e parole ma anche di musica, una drammaturgia unica perché nel ricreare l'atmosfera usa i sensi della vista e dell'udito in una sorta di ibrido visionario.
La presenza di Faustino Coppi permetterà di raccontare, inoltre, un Coppi inedito, più intimo, un "altro Coppi", appunto…rivivremo direttamente dalla voce del figlio la sua umanità, i ritagli della sua vita di padre e di uomo, di ciclista non sempre in bicicletta, nell'idea che un ciclista resta ciclista anche quando è a piedi…
Fausto Coppi e la sua bicicletta, quel corpo che Brera (dai cui testi è liberamente tratto lo spettacolo) descriveva come un proseguimento della bicicletta stessa, ma anche della sua terra. La sua terra … le sue colline, il vino, il pane, il salame, il sudore, la bicicletta che pesta una terra verde e piena di nebbia .
Un uomo tutto nervi e muscoli, naso e orecchie, amore per lo sport e la fatica, il risultato e la vita, le imprese e le emozioni, i momenti epici e quelli comici, la leggerezza e il sangue.
Un viaggio fatto di tappe, continue salite e discese, non quindi  un racconto omogeneo ma  sbalzi continui, rincorse, fughe e volate per dare il ritmo di una gara in bicicletta e raccontare a flash un pezzo di storia d'Italia e di geografia del cuore.

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