MiTo Festival edizione 2010
Giovedì 21 settembre 2010_09_21 ore 22.00
Teatro Nuovo di piazza San Babila a Milano
Samaritani
commissionata da MiTo Settembre Musica 2010 al compositore e direttore multimediale Yuval Avital
Yuval Avital - Composizione, regia
Prof. Nicola Scaldaferri - Assistente alla direzione e alla ricerca
M° Massimo Mazza - Direttore d'orchestra
Francesco Lupi Timini (Stalker video) - Live video, Visuals Riccardo Sinigaglia - Sound, Live electronics Mattia Bosco, Maya Angeli - Scenografia
Il Coro Samaritano
Benny Zedaka - Direttore del Coro
Yuval Avital - Chitarra classica, Elettronica
Maurizio Ben Omar - Percussioni
Gianluigi Nuccini - Flauti
Elia Leon Mariani - Primo Violino
Nicola Scaldaferri - Secondo Violino, Zampogna
Roberto Mazzoni - Viola
Antonio Visioli - Violoncello
Mariano Nocito - Contrabbasso
Pietro Cavedon - Pianoforte
Prof. Nicola Scaldaferri - Assistente alla direzione e alla ricerca
M° Massimo Mazza - Direttore d'orchestra
Francesco Lupi Timini (Stalker video) - Live video, Visuals Riccardo Sinigaglia - Sound, Live electronics Mattia Bosco, Maya Angeli - Scenografia
Il Coro Samaritano
Benny Zedaka - Direttore del Coro
Yuval Avital - Chitarra classica, Elettronica
Maurizio Ben Omar - Percussioni
Gianluigi Nuccini - Flauti
Elia Leon Mariani - Primo Violino
Nicola Scaldaferri - Secondo Violino, Zampogna
Roberto Mazzoni - Viola
Antonio Visioli - Violoncello
Mariano Nocito - Contrabbasso
Pietro Cavedon - Pianoforte
Posto unico numerato € 10
L'opera "Samaritani" che è stata commissionata da MiTo Settembre Musica 2010 al compositore e direttore multimediale Yuval Avital, presidente dell'associazione culturale Magà Global Arts Around The World, andrà in scena il 21 settembre 2010 alle 22.00 al Teatro Nuovo di piazza San Babila a Milano.
L'opera riunisce su un palcoscenico per la prima volta in assoluto un coro samaritano, un ensemble di importanti esecutori della musica contemporanea, un video e una scenografia realizzati con il contributo di noti artisti visivi, che narrano in modo evocativo la storia del popolo.
Durante il viaggio preparatorio in Israele e Palestina compiuto dal compositore Yuval Avital con il professor Nicola Scaldaferri, docente di musicologia dell'Università degli Studi di Milano, è nato un dialogo tra creatività e ricerca scaturito dal confronto con l'unicità della musica samaritana rispetto a qualunque altra tradizione musicale esistente al mondo.
L'opera è la metafora del viaggio di un uomo alla scoperta di una cultura antica pervasa di mistica spiritualità.
Grazie alle nuove tecnologie legate al live electronics e al live video, la musica e le immagini si fondono alla perfezione avvolgendo il pubblico in un'esperienza sensoriale e conducendolo alla scoperta dei Samaritani.
L'unicità culturale e musicale di questo popolo non viene però né semplicemente accostata a sonorità contemporanee, né stravolta dalla presenza strumentale occidentale, con cui si trova invece amalgamata per dare vita a un nuovo linguaggio artistico e musicale, un vero e proprio incontro tra mondi diversi che, nel rispetto della tradizione, genera un risultato sorprendente.
L'opera riunisce su un palcoscenico per la prima volta in assoluto un coro samaritano, un ensemble di importanti esecutori della musica contemporanea, un video e una scenografia realizzati con il contributo di noti artisti visivi, che narrano in modo evocativo la storia del popolo.
Durante il viaggio preparatorio in Israele e Palestina compiuto dal compositore Yuval Avital con il professor Nicola Scaldaferri, docente di musicologia dell'Università degli Studi di Milano, è nato un dialogo tra creatività e ricerca scaturito dal confronto con l'unicità della musica samaritana rispetto a qualunque altra tradizione musicale esistente al mondo.
L'opera è la metafora del viaggio di un uomo alla scoperta di una cultura antica pervasa di mistica spiritualità.
Grazie alle nuove tecnologie legate al live electronics e al live video, la musica e le immagini si fondono alla perfezione avvolgendo il pubblico in un'esperienza sensoriale e conducendolo alla scoperta dei Samaritani.
L'unicità culturale e musicale di questo popolo non viene però né semplicemente accostata a sonorità contemporanee, né stravolta dalla presenza strumentale occidentale, con cui si trova invece amalgamata per dare vita a un nuovo linguaggio artistico e musicale, un vero e proprio incontro tra mondi diversi che, nel rispetto della tradizione, genera un risultato sorprendente.
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