2010_05_09 Amori Possibili = Ultima Stagione in Serie A

Da lunedì 3 a martedì 11 maggio 2010 torna a Milano la Rassegna simbolo della lotta contro ogni pregiudizio
LIBERI AMORI POSSIBILI
IV° Rassegna di Teatro Omosessuale
Teatro Libero via Savona, 10 – 20144 Milano info http://www.teatrolibero.it
settimo appuntamento
Domenica 9 maggio 2010 ore 21.00
Azteca Produzioni presenta
Ultima Stagione in Serie A

testo e regia di Mauro Mandolini,
con Marco Bocci, Fabrizio Sabatucci
scene di Valentina Fracasso e Oliver Montesano
luci di Sara Pascale, musiche di Devis Eskaloska e Danilo Stazi
Il mondo del calcio negli spogliatoi dell'Ultima Stagione in Serie A
Anche i calciatori piangono, e amano. Una storia romantica che fa crollare le barriere su quel complesso mondo che è il calcio.
Una storia delicata e tragica, di due giocatori alla fine della propria carriera, che si trovano a raccontarsi nel luogo dove, forse, essere se stessi è la cosa più difficile. Una storia romantica che fa crollare le barriere su quel complesso mondo che è il calcio.Una situazione come tante altre, incontrollabile, dove alla fine il vero essere dei due giocatori si rivela. Ultima stagione in serie A racconta il mondo del calcio nel chiuso silenzio degli spogliatoi. Una storia che ci apre gli occhi sui suoi protagonisti e ci fa capire che anche i giocatori più famosi hanno dei sentimenti, e possono provare amore verso un proprio compagno di squadra. Uno spettacolo semplice ma diretto. Una situazione come tante altre, incontrollabile dove alla fine il vero essere dei due giocatori viene allo scoperto.
E' l'amore, descritto con profonda leggerezza, al centro di questa commedia ambientata in un mondo sbirciato da dietro la porta, che molte volte è vietato alle persone che non fanno parte dell'ambiente.
Questa storia è una salutare doccia fredda sul mondo dei calciatori, che spacca i luoghi comuni e smaschera l'arretratezza e l'ipocrisia di uno sport, quello del calcio, che ha paura di un amore diverso, nel quale l'omosessualità viene ancora concepita come una colpa, una condanna senza appello.
Una prova difficile ma di grande impatto per i due attori in scena, che riescono appieno a farci immedesimare nei sentimenti dei due personaggi. A farci capire la sofferenza di sentirsi soli e a farci sentire sollevati nel momento in cui il confronto tra i due ci da la certezza che nella realtà non siamo mai soli.

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