MUSICA: DUE LIBRI VERI PER DIVERSI ENTUSIASMI
"Amori, altopiani e macchine parlanti"
Gianni Morelli
Ed. Garzanti
Il Natale mi ha portato 2 libri al sapore di Musica che mi hanno entusiasmato per ragioni assolutamente opposte.
Il primo è "Amori, altopiani e macchine parlanti" del chimico-fisico Gianni Morelli, uomo di entusiasmi meditati e di rara coscienza della scrittura in italiano il quale, per la Garzanti, ha pubblicato un romanzo di autentico fascino.
Immaginate la storia di un uomo che dall'Italia del primissimo '900, s'imbarca per reinventarsi la vita in America, lungo la rotta che milioni di altri italiani avevano tracciato dall'800 in poi.
In tasca ha un sogno segreto, molto italiano, molto napoletano: cantare da tenore.
Sbarcato nel nuovo mondo, dopo incontri e scontri con la fortuna, compresi quelli relativi alla sua vita sentimentale, si ritrova a guadagnare qualche spicciolo incidendo canzoni per dischi da fonografo, e trova poi la sua America quando si metterà a commerciare i primi grammofoni. Anzi ne diventa una sorta di profeta vendendoli da New York fin sulle Ande, in paesi che raggiune solo a dorso di mulo con carri al seguito pieni di "macchine parlanti" e centinaia di dischi a 78 giri, molti dei quali incisi dal suo idolo prediletto:Enrico Caruso.
L'autore, che trascina il lettore senza concedergli di prendere fiato, in una galoppante avventura, ricca di fascino e profumata di aromi inattesi, riesce a intrecciare alla storia di questo messia dei fonografi a tromba, anche il mito di un pistolero gentile, una sorta di Passatore nord americano la cui morte non sarà confermata dal mito che gli è sopravissuto: Butch Cassidy.
Gli amanti della musica saranno avviluppati dal racconto di come queste macchine che riproducevano celebri romanze d'opera abbiano successo nel mondo degli indios.
Gli amanti della geografia scopriranno, con meticolosa ricchezza di dettagli, un viaggio che suggerisce una partenza immediata per ripercorrerne ogni metro.
Gli amanti della lettura conosceranno un narratore chiaro, disinvolto, che riesce a farsi leggere senza compiacersi dei dettagli del sesso, anche se il protagonista della storia è uomo di solida virilità.
Completa il tutto una stravagante edizione di Aida, versione andina, che va al di là di ogni fantasia, dove finalmente il nostro eroe può essere Radames dalla prima all'ultima nota... anche se nessuno la potrà vedere.
"Piccolo manuale del cantante: ovvero CANTARE BENE"
Opera prima del tenore livornese Marco Voleri
Edito da Editasca di Livorno
L'altro libro è uscito la vigilia di Natale con il titolo: "Piccolo manuale del cantante: ovvero CANTARE BENE".
Edito da Editasca di Livorno, è l'opera prima del tenore livornese Marco Voleri il quale mette a disposizione dei suoi colleghi quella che fino ad ogi è stata la sua esperienza di studio, ma soprattutto di giovane artista attivo in Italia e all'estero, servendo loro "La tecnica vocale corretta, dal pianobar alla lirica".
Se il libro di Morelli mi ha convinto sia per il soggetto del racconto, sia per la gran bella scrittura, quello di Marco Voleri mi piace perchè testimonia l'entusiasmo di questo giovane cantante di Livorno il quale vive la sua professione con intensa passione.
E' coraggio.
Il coraggio di ricordare le regole fondamentali della tecnica vocale così spesso disattese dalla improvvisata e vigliacca didattica di troppi "maestri di canto" pubblici e privati.
Magari con questo libro Marco Voleri si farà parecchi nemici ed io con lui perchè lo consiglio a tutti gli studenti di canto, in modo che possano confrontarlo con gli insegnamenti che ricevono dai "maestri" e comportarsi di conseguenza.
Sia ben chiaro: nessuno qui suggerisce di lapidare i cattivi insegnanti di canti in Piazza del Duomo a Milano.
Ma abbandonarne le lezioni, sì: immediatamente.
pubblicato per cortesia di Daniele Rubboli
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