2009_12_19 Il Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme torna alla lirica con Rigoletto

Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme
Sabato 19 dicembre 2009 ore 20,30
Giuseppe Verdi
RIGOLETTO
Melodramma in tre atti di Francesco Maria Piave
Rigoletto Roberto Servile
Gilda Scilla Cristiano
Il Duca di Mantova Saverio Fiore
Il Conte di Monterone Eugenio Leggiadri-Gallani
Maddalena Claudia Marchi
Sparafucile Dante Muro
Giovanna e La Contessa di Ceprano Elisa Fortunati
Marullo Fabrizio Da Ros
Borsa Matteo Gabriele Colombari
Il Conte di Ceprano Paolo Bergo
Paggio della Duchessa Elena Rossi
Orchestra Filarmonici Veneti
Coro Dimensione Lirica diretto da Alessandro Mariani
Direttore d'orchestra Francesco Ommassini
Regia, scene e costumi 
Paolo Panizza
Una produzione Dimensione Lirica di Venezia e Mutina Eventi di Modena
Direttore di produzione Patrick Monticoli
Scene realizzate presso il laboratorio Leonardo di Parma
Costumi realizzati presso la Sartoria Teatrale Arianna di Corridonia (MC)
Prezzi e modalità di acquisto
Platea 1° settore: € 50,00 – Platea 2° settore: € 35,00 – Galleria: € 25,00
Biglietteria del Teatro Nuovo
Viale Romagnosi, 24 – Salsomaggiore Terme
Orari biglietteria: da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 18.00
Tel. 0524 586483 – e-mail: teatrosalsomaggiore@jitmanagement.it
 
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Prossimo appuntamento
Teatro Cantero di Chiavari
Giovedì 21 gennaio 2010 ore 21,00
 
Dimensione Lirica di Venezia e Mutina Eventi di Modena producono, in anteprima per Salsomaggiore Terme, una delle opere più amate dal pubblico. Il palcoscenico calcato da Maria Callas nel 1950 si prepara ad ospitare Roberto Servile, che torna a vestire i panni del celebre buffone verdiano in uno spettacolo interamente firmato da Paolo Panizza e diretto da Francesco Ommassini sul podio dell'Orchestra Filarmonici Veneti
 
Dopo il grande successo de La traviata, il Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme torna alla lirica con Rigoletto, altra opera di repertorio del genio di Giuseppe Verdi. A firmare lo spettacolo sarà ancora una volta il regista veronese Paolo Panizza, alla guida di un progetto ambizioso: "stiamo cercando di rispondere alla crisi imperante dei teatri italiani, che sono sempre più in difficoltà nell'ottemperare ai bisogni culturali dei vari territori. Dimensione Lirica – la neonata società che produce lo spettacolo – vuole essere un tentativo di tornare all'impresariato, di reinventare un vecchio mestiere con le tecnologie e le esperienze moderne, creando prodotti tout-court come accade nelle compagnie di prosa. In questo modo si può dare vita ad un teatro nel teatro, ad un pacchetto completo ed itinerante composto dall'allestimento – scene, costumi, luci – e dalla compagine artistica – coro, orchestra e cast – memore del fatto che nei teatri già dotati di alcune strutture è possibile portare solo una parte del prodotto".

Paolo Panizza ringrazia l'Amministrazione Comunale di Salsomaggiore Terme che, dopo l'inaugurazione della scorsa primavera con La traviata, rinnova la fiducia agli artisti che hanno contribuito alla realizzazione dello spettacolo. Il gusto classicheggiante del regista veronese è il filo conduttore del nuovo allestimento di Rigoletto: "la struttura scenografica crea, in maniera semplice ma corretta, l'ambientazione descritta nel libretto e i costumi del '500 contribuiscono a restare nel solco della tradizione, poiché preferisco inventare soluzioni nuove all'interno dello schema originale, restando sempre fedele a ciò che è scritto".

Il celebre melodramma, dopo il debutto al Teatro Nuovo di Salsomaggiore Terme, sarà rappresentato sui palcoscenici del Teatro Cantero di Chiavari e del Teatro Salieri di Legnago, con Roberto Servile nei panni del protagonista: "affrontare oggi Rigoletto, alla luce della mia crescita personale ed artistica, da un lato é rassicurante – dice il baritono ligure – perché posso fare conto sulla mia esperienza e maturità, d'altro canto mi pone delle prospettive interpretative sempre più vaste ed intriganti. Ciò significa che avere acquisito più mezzi di approfondimento porta a comprendere la titanica complessità di questa figura verdiana, dove il grande Peppino compie uno dei miracoli della sua produzione artistica. Nel riprendere Rigoletto, a distanza di un anno e mezzo dall'ultima esecuzione, ho lo stesso stupore della prima volta e devo necessariamente accingermi a una sorta di rilettura, perché ogni nota, ogni accento, ogni frase, celano e svelano ancora qualcosa di nuovo. Il meraviglioso connubio tra musica e parole mostra in tutta la sua potenza una naturale alchimia che sfocia nell'effetto teatrale, cosa tanto cara al Verdi della trilogia e che trova una particolare potenza espressiva in quest'opera".
Roberto Servile, dopo il trionfo nel ruolo di Germont ne La traviata, torna a Salsomaggiore con grande piacere: "sono orgoglioso di aver partecipato lo scorso aprile alla riapertura del Teatro Nuovo, soprattutto in questo momento, uno dei più bui e difficili del dopoguerra nei riguardi della cultura italiana, dove si corre il rischio che i teatri invece di riaprire vengano chiusi. Sono felice che esistano ancora delle amministrazioni pubbliche che diano un esempio di civiltà e sappiano proteggere, salvaguardare e coltivare il proprio patrimonio, soprattutto in Emilia, che ha una lunga tradizione operistica e dove il pubblico è ancora numeroso".
Accanto al celebre baritono saranno  Scilla Cristiano nel ruolo di Gilda e Saverio Fiore in quello del Duca di Mantova, diretti dalla bacchetta di Francesco Ommassini sul podio dell'Orchestra Filarmonici Veneti. "Per un giovane direttore affrontare un titolo importante come Rigoletto significa doversi confrontare con le esecuzioni dei più grandi Maestri" dichiara il musicista stabilmente impegnato nella prima parte dei violini secondi dell'Orchestra dell'Arena di Verona. Molti ambiscono a nuove chiavi di lettura, tentando di differenziare la propria rappresentazione allontanandosi dalla tradizione, mentre la mia vasta esperienza teatrale con le opere di repertorio mi induce a ricercare i colori e le tinte fosche e scure che scaturiscono dal preludio, senza voler trasmettere caratterizzazioni più stravaganti". Il giovane direttore, che oltre alla formazione di violinista e agli studi di composizione e direzione si è perfezionato sotto la guida del Maestro Donato Renzetti, sta lavorando a stretto contatto con i musicisti e i cantanti impegnati nella produzione. "Roberto Servile ha eseguito questo ruolo con i più grandi direttori ed è inevitabile l'arricchimento che consegue dal continuo scambio di idee ed opinioni. Penso che sia impossibile prescindere dalle qualità umane degli interpreti, pertanto la mia intenzione è quella di valorizzare le voci, che ritengo particolarmente adatte a questo repertorio e sono convinto che sarà un grande successo".
 

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