2009_11_24 Il mostro al Ghislieri

Martedì 24 novembre 2009, ore 20.30
Pavia, Aula Magna del Collegio Ghislieri
Berliner Cafe - Rassegna autunnale 2009 del Collegio Ghislieri
M - Il mostro di Düsseldorf
proiezione del film di Fritz Lang
Germ 1931, b/n, 118 min.
Titolo originale: M - Eine Stadt sucht einen Mörder
PRODUZIONE: Nero-Film
ORIGINE: Germania, 1931
SCENEGGIATURA: Fritz Lang, Thea von Harbou
FOTOGRAFIA: Fritz Arno Wagner, Gustav Rathje
SCENOGRAFIA: Carl Volbrecht, Emil Hasle
MUSICA: estratti da "Peer Gynt" di Edvard Grieg (tema dell'assassino fischiato da Fritz Lang)
INTERPRETI: Peter Lorre, Otto Wernicke, Gustav Grungens, Theo Lingen, Theodor Loss
Georg John, Ellen Widmann, Inge Landgut, Ernst Stahl-Nachbaut, Paul Kemp, Franz Stein, Rudolf Blümner
Per gentile concessione di Ermitage Cinema
introduzione critica a cura di roberto figazzolo
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Aperture sala: ore 20.00
 
Un maniaco di cui si ignora il nome terrorizza la città. Fischiettando sempre lo stesso motivo il mostro avvicina, violenta ed uccide ignare ragazzine. La polizia decide per retate indiscriminate negli ambienti della malavita, ma il nostro, un innocuo borghese quando non colto dal raptus, dovrà temere di più gli esiti di un'indagine pericolosamente parallela.
All'inizio si sarebbe dovuto chiamare Mörder unter uns (t.l. L'assassino tra noi) questo geniale ed innovativo classico destinato ad introdurci ad alcuni tra i più importanti temi dell'universo di Lang: il contrasto tra la giustizia alta, quella ufficiale e quella privata, ed il senso straniante di colpevolezza universale per l'uomo contemporaneo. Una storia raccontata in modo perfetto in cui spiccano l'attenzione speciale per la luce, documentaristica in alcune scene, espressionistica in altre, il gioco sulla geometria degli spazi, l'importanza contrappuntistica del commento sonoro, come il fischiettare di Lorre, sempre funzionalissimo alla trama. Superando vuoti estetismi d'avanguardia le scelte di editing mettono in relazione spazi ed oggetti trasformandoli in potenti quanto comprensibilissime metafore: la scala deserta del palazzo popolare, la sedia vuota di Elsie. Si respira aria di Brecht, 'L'opera da tre soldi',  prima della sentenza dei delinquenti. Un remake nel '51 diretto da Joseph Losey.
Info Ghislierimusica (
info@ghislierimusica.org)

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