2009_11_02 Al Manzoni aperitivo in concerto


Dal 2 novembre 2009 – 14 marzo 2010
TEATRO MANZONI - Milano
Aperitivo in Concerto 2009-2010
Ciclo di 10 concerti (n. 8 domenicali – n. 2 straordinari serali)
Prodotta e organizzata al Teatro Manzoni di Milano da Mediaset e Publitalia '80
"Aperitivo in Concerto" giunge alla sua venticinquesima edizione: un quarto di secolo può dirsi un'età ormai rispettabile per una stagione musicale, soprattutto in tempi in cui la cultura fatica a sopravvivere.
Al centro della rassegna, anche quest'anno, i fattori e i protagonisti del cambiamento che, di giorno in giorno, stanno trasformando concezioni e forme della cultura musicale che sembravano immutabili. Il cartellone 2009-2010 testimonia in particolare dell'influenza esercitata sulla nostra quotidianità culturale e accademica dalla messe di contributi che affluiscono dall'Asia, dall'Africa, dalle Americhe: il suo tema è quello del viaggio, iniziatico o puramente di piacere, l'esplorazione di altri mondi, la curiosità nei confronti dell'Altro.
Calendario

2 novembre 2009
L'inaugurazione del calendario della nuova stagione, quest'anno posticipata al 2 novembre, sarà quindi affidata ad un precursore della globalizzazione culturale, il sassofonista Sonny Rollins, di ritorno a Milano dopo una lunghissima assenza. Da tempo "Aperitivo in Concerto" dedica parte della sua programmazione al jazz, uno dei più innovativi ed influenti linguaggi musicali del Novecento; da qui la "necessità" di celebrare l'anniversario della rassegna con il concerto di un musicista che, nell'universo del jazz, è considerato una vera e propria leggenda.

8 novembre 2009
Il contrabbassista Miroslav Vitous, strumentista la cui carriera è stata contraddistinta da una creatività curiosa e fuori dai confini, presenterà l'8 novembre una rilettura di composizioni legate al periodo da lui trascorso nel celebre gruppo improvvisativo Weather Report, di cui è stato fra i fondatori. Lo affiancherà un gruppo di notevoli solisti, fra cui il clarinettista Michel Portal, figura di spicco della musica europea.
16 novembre 2009
Il concerto del 16 novembre è dedicato ad uno degli artisti con i quali "Aperitivo in Concerto" ha allacciato un proficuo rapporto da molti anni, John Zorn, fra i più significativi creatori musicali contemporanei, che in prima europea presenterà un altro capitolo del suo personale percorso all'interno delle correnti mistiche dell'Ebraismo. Lo storico gruppo Masada (con il trombettista Dave Douglas, il pianista Uri Caine, il contrabbassista Greg Cohen, il batterista Joey Baron) interpreterà, in quest'unica data italiana, una serie di composizioni che Zorn ha dedicato, nella sua serie intitolata The Book Of Angels, a Stolas, angelo caduto, principe infernale, depositario dei segreti dell'astronomia, delle piante velenose, delle pietre preziose. Ospite speciale del progetto è una fra le più importanti figure del jazz contemporaneo, il celebrato sassofonista Joe Lovano.
29 novembre 2009
Il 29 novembre, andrà in scena in prima europea, A Night In The Old Marketplace, trascinante pièce di teatro musicale tratta da un testo dello scrittore yiddish Yitskhok Leybush Peretz e realizzata dal compositore e trombettista Frank London; un omaggio alla millenaria tradizione multiculturale ebraica con il contributo di una serie di cantanti e strumentisti provenienti da più parti del mondo, come il cantante di origine indiana Manu Narayan (star di musical come Bombay Dreams) o Vinicio Capossela (voce recitante).
13 dicembre 2009
Hypnotic Brass Ensemble, una straordinaria orchestra d'ottoni nata a Chicago, in prima italiana il 13 dicembre, ci porterà nel cuore delle nuove comunità createsi nel mondo della musica globalizzata. Cultori della tradizione come festa, della cultura come rito gioioso da condividere con gli altri, Hypnotic Brass Ensemble è una tribù che della musica fa un happening teatrale trascinante: i suoi otto componenti – che da anni si esibiscono per le strade, nei parchi, nelle sotterranee della metropolitana come nelle sale da concerto - sono tutti figli di Kelan Phil Cohran, noto pedagogo di Chicago e per lungo tempo trombettista nella mitica Arkestra di Sun Ra, che a Milano si esibirà insieme a questa sua affascinante e coinvolgente famiglia-orchestra.
24 gennaio 2010
Il 24 gennaio, l'Either/Orchestra, gruppo strumentale americano guidato dal sassofonista e compositore Russ Gershon, da anni considerato uno fra i più significativi complessi sulla scena improvvisativa, presenterà in prima italiana il frutto di un lavoro di ricerca che conduce dal 2004 insieme ad alcuni straordinari musicisti etiopi. Già applaudito nel corso dell'Ethiopian Music Festival di Addis Abeba, lo spettacolo intitolato An Ethiopian Extravaganza, con ironica e rovesciata allusione agli antichi spettacoli degli ottocenteschi minstrel americani (che presentavano musiche degli schiavi africani in America travestendosi, nerofumo in faccia, da africani-americani), traccia un affascinante percorso alle radici africane del jazz. Con la collaborazione di artisti etiopi come Mulatu Astatke (che molti ricorderanno nell'apprezzata colonna sonora del film Broken Flowers di Jim Jarmusch) e Mahmoud Ahmed, la Either/Orchestra affronterà un viaggio attraverso l'Ethio-jazz, commistione fra jazz e musiche tradizionali africane nata agli inizi degli anni Sessanta.
31 gennaio 2010
Hamid Drake, una fra le massime figure della musica improvvisata odierna, compie anch'egli un viaggio alle radici del sincretismo africano-americano. Nel suo concerto in anteprima assoluta il 31 gennaio, il grande batterista ripercorrà, assieme al gruppo Bindu, il cammino dell'influenza esercitata dalle musiche caraibiche sulla tradizione musicale popolare americana, con particolare attenzione al mondo del reggae, che sarà reinterpretato con la collaborazione del rapper e vocalist Napoleon Maddox (alcuni lo ricorderanno al Teatro Manzoni a fianco del leggendario sassofonista Archie Shepp) e di alcuni fra i musicisti di punta delle scene di Chicago, fra cui il chitarrista Jeff Parker (già solista in un gruppo come i Tortoise).
7 febbraio 2010
Il noto pianista e compositore americano di radici indiane Vijay Iyer presenterà in prima assoluta il 7 febbraio un suo nuovo lavoro vocale e strumentale, ancora in corso di composizione, in cui – con la partecipazione del cantante e compositore hip hop Mike Ladd, e dei vocalist Pamela Z e Guillermo Brown - opera una fusione fra elementi culturali indiani e materiali tratti dalla tradizione popolare americana, mettendo in musica una serie di lettere inviate ai propri cari da militari americani in servizio in Iraq.
14 febbraio 2010
Alle molteplici intersezioni fra la tradizione musicale africana-americana e la diaspora culturale africana in tutto il mondo è dedicato l'incontro, in prima italiana il 14 febbraio, fra il World Saxophone Quartet (storica aggregazione fra eccezionali solisti come Oliver Lake, David Murray, James Carter, Hamiet Bluiett) e M'Boom, gruppo fondato nel 1970 dal leggendario batterista e compositore Max Roach, che comprende alcuni fra i migliori percussionisti e batteristi sulla scena musicale internazionale: Eli Fountain, Steve Berrios, Warren Smith, Ray Mantilla e Joe Chambers.

14 marzo 2010
Chiuderà la venticinquesima edizione di "Aperitivo in Concerto", il 14 marzo, l'esibizione di un grande pianista, Stanley Cowell, la cui arte, di supremo livello tecnico e concettuale, rappresenta uno dei vertici del pianismo jazzistico moderno.

La programmazione di "Aperitivo in Concerto", da lungo tempo impegnata nel presentare esclusivamente eventi caratterizzati da un pensiero originale e creativo, al di là d'ogni steccato stilistico o linguistico, ha messo al centro della sua politica d'innovazione, cosmopolitismo e spettacolarità la molteplicità di codici e tradizioni culturali che caratterizzano la contemporaneità.
La libera circolazione della cultura e la volontà di contribuire all'abolizione di ogni frontiera sono valori che emergono peraltro dal semplice esame dei passati cartelloni della rassegna, tra i cui ospiti meritano d'essere ricordati: Kristjan Järvi & Absolute Ensemble, Mike Ladd, DJ Spooky, Diavolo Dance Theatre, Hubbard Street Dance Chicago, John Zorn, Bobby McFerrin, Masada, Philip Glass, Lou Reed, Ornette Coleman, Chick Corea, Dave Brubeck, K. D. Lang, Steve Martland, Ryuichi Sakamoto, Hanna Schygulla, Archie Shepp, Juliette Gréco, Dave Holland, Jaques Morelenbaum, João Bosco, Patti Smith, Hamiet Bluiett, David Murray, Amiri Baraka, Roswell Rudd, Marianne Faithfull, Andrew Hill, Hélène Grimaud, Gonzalo Rubalcaba, London Sinfonietta, Brodsky Quartet, Electric Masada, Uri Caine, David Byrne, Sam Rivers, Abdullah Ibrahim, Terence Blanchard, Elvis Costello, Lee Konitz, Dave Douglas, Klezmer Conservatory Band, Oregon, Alva Noto, Vladimir Ashkenazy, London Brass Virtuosi, Carla Bley, Joshua Rifkin, Wayne Shorter, John Wallace Collection, Peter Donohoe & Martin Roscoe, Oliver Lake, Steve Coleman, Manolo Sanlúcar, Jin Xing Dance Theater, Jack DeJohnette, Evelyn Glennie, Carmen Linares, Joe Lovano, Brave Old World, Ute Lemper, I Percussionisti della Scala, Art Ensemble of Chicago, Ivan Lins, Wayne Marshall, Blind Boys of Alabama, London Saxophonic, Icebreaker, Tommy Flanagan, McCoy Tyner, Cecil Taylor & Max Roach, Kim Criswell, Christian Lindberg e molti altri ancora….

Prodotta e organizzata al Teatro Manzoni di Milano da Mediaset e Publitalia '80, interamente finanziata da fondi privati - fatto, purtroppo, ancora non frequentissimo, in Italia - la rassegna ha inoltre puntato sin dai suoi esordi, pur attenti nei confronti della musica accademica europea, su di un repertorio e su interpreti nuovi. Cuore della ricerca artistica, il processo di globalizzazione all'interno del mondo musicale e i linguaggi - nuovi o riscoperti - i sincretismi, le contaminazioni che compongono il panorama della creatività musicale internazionale ai nostri giorni. In quest'ottica, è stata accordata particolare attenzione alle performing arts che, oltre a coniugare contemporaneamente più forme linguistiche, si allontanano dallo schema del concerto tradizionale, un rituale sociale e culturale che forse non risponde più alle aspettative della contemporaneità. Questi intenti, perseguiti in un contesto nazionale in cui innovazione e sperimentazione musicali che non siano eurocentriche sono largamente assenti e alla luce di una filosofia di servizio, come prova una politica di prezzi del biglietto d'ingresso senza paragoni, spiegono di per sé stessi l'unicità della proposta culturale di "Aperitivo in Concerto", in Italia.

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