2009 09 16 MiTo = La complessa visione di Haydn della ultime parole di Cristo

Mercoledì 16 settembre 2009 ore 21 - Duomo, Monza
 
Le ultime parole di Gesù sulla Croce Hob. XX:1°
nella musica di Haydn al Duomo di Monza
 
Orchestra I Pomeriggi Musicali
Antonello Manacorda, direttore
Con il sostegno di Regione Lombardia
In collaborazione con Comune di Monza – Assessorato al Turismo e Spettacolo
Fondazione I Pomeriggi Musicali
Ingresso gratuito – i biglietti di ingresso saranno distribuiti un'ora prima dello spettacolo direttamente presso la sede del concerto.
 
La musica sacra di Haydn, di cui ricorre quest'anno il bicentenario della scomparsa, trova la massima espressione nel concerto in programma nel Duomo di Monza, mercoledì 16 settembre 2009 alle ore 21, con l'esecuzione de Le ultime sette parole del nostro Redentore sulla Croce affidata all' Orchestra I Pomeriggi Musicali, diretta da Antonello Manacorda. L'opera, destinata ai riti della Settimana Santa, è composta da sette Adagi strumentali che rappresentano una meditazione musicale su ciascuna delle ultime parole pronunciate da Gesù in croce. In una lettera al suo editore inglese Forster, Haydn dichiarava che il suo intento compositivo: commuovere anche l'ascoltatore più inesperto nella profondità della sua anima.
 
Le ultime sette parole del nostro Redentore sulla Croce fu commissionata nel 1785 ad Haydn dalla città spagnola di Cadice per i riti della Settimana Santa. Alle sette parole che secondo i Vangeli vennero pronunziate da Gesù: "Pater dimitte illis", "Hodie mecum eris in Paradiso", "Mulier ecce filius tuus", "Deus meus, Deus meus", "Sitio", "Consumatum est", "In manus tuas Domine", Oltre alle sette sonate, come egli le definiva, Haydn scrisse un'Introduzione e, per concludere, una rappresentazione sonora del terremoto successivo alla morte di Cristo.

Orchestra I Pomeriggi Musicali
L'Orchestra I Pomeriggi Musicali nacque nell'immediato secondo dopoguerra in una Milano tutta presa dal fervore della ricostruzione. Fu il frutto dell'incontro tra due uomini d'eccezione: l'impresario teatrale Remigio Paone e il critico musicale Ferdinando Ballo. Il primo pensava ad una formazione da camera con la quale eseguire il repertorio classico, il secondo ad un'orchestra in grande stile che sviluppasse un repertorio di musica contemporanea e d'avanguardia. I due punti di vista trovarono una sintesi nell'Orchestra I Pomeriggi Musicali che fin dal primo concerto, il 27 novembre 1945, accostando Mozart e Stravinskij, Beethoven e Prokofjev, inaugurò una formula coraggiosa che la portò al successo.
La lunga storia dell'Orchestra I Pomeriggi Musicali non ha mai tradito le linee programmatiche e gli obiettivi ideali lanciati più di sessant'anni fa dai padri fondatori dell'istituzione, e oggi conta uno straordinario repertorio che include i più grandi capolavori del Barocco, del Classicismo, del primo Romanticismo e, allo stesso tempo, molta musica Moderna e Contemporanea. La diffusione popolare di quest'ultima fu avviata puntando sui grandi del Novecento, assenti dai cartelloni concertistici durante la dittatura fascista per motivi politici o di stolta autarchia culturale: andavano da Stravinskij a Hindemith, Webern, Berg, Poulenc, Honegger, Copland, Yves, Français. Oltre naturalmente agli italiani, alcuni dei quali non solo poterono presentare le loro composizioni per la prima volta, ma ne scrissero su commissione dei Pomeriggi: Casella, Dallapiccola, Ghedini, Gian Francesco Malipiero, Pizzetti, Respighi.
La tradizione continuò con quelli delle leve successive: Berio, Bussotti, Chailly, Clementi, Donatoni, Hazon, Maderna, Mannino, Manzoni, Margola, Pennisi, Testi, arrivando agli emergenti dei nostri giorni, Fedele, Francesconi, Vacchi, apparsi nelle ultime stagioni. Grandi compositori come Honegger e Hindemith, Pizzetti, Dallapiccola, Petrassi e recentemente Penderecki, hanno diretto la loro musica sul podio dei Pomeriggi Musicali, un podio che è anche stato, per tanti giovani artisti, un trampolino di lancio verso la celebrità; fra questi Leonard Bernstein e Sergiu Celibidache.
Notevole è poi il numero delle future celebrità che sono state consacrate dai Pomeriggi: un albo d'oro che comprende Claudio Abbado, Rudolf Buchbinder, Pierre Boulez, Michele Campanella, Giuliano Carmignola, Aldo Ceccato, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Gianandrea Gavazzeni, Carlo Maria Giulini, Vittorio Gui, Natalia Gutman, Angela Hewitt, Leonidas Kavakos, Alexander Lonquich, Alexander Igor Markevitch, Zubin Mehta, Carl Melles, Riccardo Muti, Hermann Scherchen, Thomas Schippers, Christian Thielemann, Salvatore Accardo, Antonio Ballista, Arturo Benedetti Michelangeli, Bruno Canino, Dino Ciani, Severino Gazzelloni, Franco Gulli, Nikita Magaloff, Nathan Milstein, Massimo Quarta, Maurizio Pollini, Corrado Rovaris e Uto Ughi.
Ricordiamo inoltre le importanti presenze di Direttori stabili: Nino Sanzogno, il primo, Gianluigi Gelmetti, Gianpiero Taverna e Othmar Maga, per arrivare ai milanesi Daniele Gatti e Aldo Ceccato. In alcuni casi, la direzione musicale è stata affiancata da una direzione artistica: in questa veste Italo Gomez, Carlo Majer, Marcello Panni, Marco Tutino e Gianni Tangucci. Dal 2009 la direzione artistica è affidata a Ivan Fedele, mentre Antonello Manacorda continua a ricoprire il ruolo di Direttore musicale dell'orchestra.
L'Orchestra I Pomeriggi Musicali svolge la sua attività principalmente a Milano e nelle città lombarde, mentre in autunno contribuisce alle stagioni liriche dei Teatri di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Mantova, Pavia, e alla stagione di balletto del Teatro alla Scala. Invitata nelle principali stagioni sinfoniche italiane, l'Orchestra ha conquistato platee internazionali (recentemente in Spagna, Portogallo, Tunisia, Francia, Germania, Svizzera, Turchia e Austria).
Oggi I Pomeriggi Musicali sono una Fondazione costituita dalla Regione Lombardia, dal Comune di Milano, dalla Provincia di Milano, e da enti privati, riconosciuta dallo Stato come istituzione concertistico-orchestrale e dalla Regione Lombardia come ente primario di produzione musicale.
 
Antonello Manacorda, direttore
Antonello Manacorda è nato a Torino e ha studiato violino con Sergio Lamberto al Conservatorio "Giuseppe Verdi", diplomandosi con lode. Ha vinto una borsa di studio della De Sono Associazione per la Musica, che gli ha permesso di studiare con Herman Krebbers ad Amsterdam, Eduard Schmider e Franco Gulli.
Nel 1997, insieme ad alcuni colleghi della Gustav Mahler Jugend Orchester e sotto la spinta di Claudio Abbado, Antonello Manacorda ha fondato la Mahler Chamber Orchestra, della quale è stato Concert Master e Vicepresidente per cinque anni finché non ha deciso di dedicarsi esclusivamente alla carriera di direttore d'orchestra. Grazie ad una borsa di studio messa a disposizione dalla De Sono di Torino, ha studiato per due anni con Jorma Panula a Helsinki.
Nel periodo 2003/2006 Antonello Manacorda è stato Direttore Artistico per la musica da camera presso l'Académie Européenne de Musique del Festival d'Aix-en-Provence.
Direttore Musicale dei Pomeriggi Musicali di Milano dalla stagione 2006-2007, Antonello Manacorda ha impostato la sua collaborazione con l'Orchestra proponendo un repertorio che spazia dagli Oratori di Mozart (La Betulia Liberata e Davidde Penitente) agli autori contemporanei (Dialogues di Elliot Carter), riscuotendo fin dall'inizio un grande successo di critica.
I più recenti impegni di Antonello Manacorda lo hanno visto collaborare con l'Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, dirigere Il barbiere di Siviglia di Paisiello all'Arcimboldi di Milano, Così fan tutte al Teatro Comunale di Treviso e Il barbiere di Siviglia di Rossini al Teatro San Carlo di Napoli.
Il suo debutto nell'opera è stato con La clemenza di Tito nel circuito dell'As.Li.Co. nella stagione 2005/2006.
In ambito sinfonico è stato Direttore Ospite di: Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra della Svizzera Italiana, Orchestra da Camera di Zurigo, Scottish Chamber Orchestra, Ensemble Orchestral de Paris, I Virtuosi di Kuhmo a Helsinki, Västerås Sinfonietta, Helsingborg Symfoniorkester, Gävle Symphony Orchestra e altre formazioni orchestrali. Ha debuttato con successo al prestigioso Festival di Aldeburgh alla testa della Britten-Pears Orchestra e ha tenuto il corso estivo Jeunesses Musicales a Ginevra.
La scorsa stagione ha diretto per la prima volta due concerti con la Mahler Chamber Orchestra per festeggiare il 10° anniversario dell'orchestra, che lo ha invitato di nuovo per il concerto di inaugurazione del Festival di Brema nell'agosto 2008.
Nella stagione 2008/2009 ha diretto Falstaff per il Circuito Lirico Lomardo e ha debuttato con l'Orchestre Philharmonique de Monte-Carlo e la Stavanger Symfoniorkester.
 
 
Per informazioni:
 
Biglietteria MITO
Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele 11/12
telefono 02.88464725
www.mitosettembremusica.it

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