2009 09 15 MiTo = Un'opera in un atto di Toshio Hosokawa

Martedì 15 settembre 2009 ore 21 – Piccolo Teatro Studio, Milano

Toshio Hosokawa
Hanjo, opera in un atto
Libretto di Toshio Hosokawa
basato su Hanjo di Yukio Mishima

musikFabrik
Johannes Debus, direttore
Miwako Handa, soprano (Hanako)
Fredrika Brillembourg, mezzosoprano (Jitsuko)
Teruhiko Komori, baritono (Yoshio)
Regia, dispositivo scenico e costumi di Luca Veggetti
Creazione pittorica di Moe Yoshida
Luci di Luca Veggetti e Giuseppe Baldari

In collaborazione con Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa

Ingresso gratuito – i biglietti di ingresso saranno distribuiti un’ora prima dello spettacolo direttamente presso la sede del concerto.


Giovedì 4 settembre alle 21, MITO presenta in prima italiana Hanjo, opera in un atto di Toshio Hosokawa su testo di Yukio Mishima, in programma al Piccolo Teatro Studio, allestita in forma semiscenica. Un cast d’eccezione per questa prima rappresentazione, che vede il soprano Miwako Handa nel ruolo di Hanako, il mezzosoprano Fredrika Brillembourg come Jitsuko, il baritono Teruhiko Komori come Yoshio. L’esecuzione musicale è affidata a un ensemble che fa della musica d’avanguardia, in particolare delle opere sconosciute o appositamente commissionate, gran parte del suo repertorio: musikFabrik, diretto da Johannes Debus.
Hanjo è stata commissionata nel 2004 dal Festival di Aix-en-Provence ed è basata su un testo per il teatro Nô del celebre poeta giapponese Yukio Mishima, che si tolse la vita nel 1970. Il testo del libretto è tratto da Hanjo, ultimo dei Cinque Nô moderni di Yukio Mishima (1925-1970). L’adattamento, compiuto dal compositore Toshio Hosokawa e basato sulla traduzione inglese di Donald Keene, conserva i tre personaggi dell’opera e rispetta la trama ma concentra il testo.
Hanjo è la seconda opera del compositore giapponese. Il suo progetto nasce dalla volontà di dar luce a una composizione radicata nelle tradizioni giapponesi Nô e Kabuki, capace però di trascendere i limiti di queste forme di teatro.
Si tratta di un dramma onirico in cui Hanako, la protagonista, attende a lungo il ritorno dell’uomo amato, per poi rendersi conto nel momento in cui torna che non è più colui che amava e che la fantasia ha superato la realtà stessa dell’uomo.
Hanjo, il personaggio che dà il titolo all’opera ma non vi compare, era una famosa geisha. Il ventaglio di Hanjo è quello che Hanako afferma di possedere.
Hosokawa non ha usato in quest’opera né le tecniche né gli strumenti tipici del Nô, il suo obiettivo è stato infatti quello di far rivivere, attraverso gli stilemi della musica occidentale, l’essenza stessa del Nô, cioè una musica che genera silenzio.
La regia e i costumi sono di Luca Veggetti, che insieme a Giuseppe Baldari ha curato anche le luci, le creazioni pittoriche sono di Moe Yoshida.

musikFabrik
Sin dalla sua formazione a Colonia nel 1990, musikFabrik è conosciuto come uno dei principali ensemble di musica contemporanea. Come suggerisce il significato letterale del suo nome, musikFabrik si dedica specificamente all’innovazione artistica.
Opere nuove, inedite, spesso commissionate personalmente in un’inusuale forma mediatica, sono tipiche della loro produzione. I risultati del loro impegnativo lavoro, svolto solitamente in stretta collaborazione con i compositori, sono presentati da questo ensemble internazionale di solisti in oltre cento concerti annui, sia in Germania sia all’estero, nei festival, nella serie di concerti “musikFabrik im WDR”, nelle registrazioni per la radio e nella pubblicazione di cd. Punto focale della loro ricerca artistica è l’esplorazione delle potenzialità delle moderne forme di comunicazione e di espressione in campo musicale e teatrale. Progetti interdisciplinari che possono includere live electronics, danza, teatro, cinema, letteratura e arti figurative, insieme con la musica da camera e il confronto con l’uso di strutture aperte e improvvisative, ampliano la forma tradizionale dei concerti dell’ensemble.
In questa prospettiva si inseriscono anche i “Gesprächskonzerte”, la sperimentazione di forme di concerto alternative che presuppongono la partecipazione del pubblico. Grazie al suo straordinario profilo e alla sua eccellente qualità artistica, l’ensemble musikFabrik (sovvenzionato dal Nord Reno-Westfalia) è ricercato in tutto il mondo ed è il partner fidato di rinomati compositori e direttori. La sua lista di collaborazioni è tanto lunga quanto illustre: include Louis Andriessen, Stefan Asbury, Harrison Birtwistle, Mauricio Kagel, Helmut Lachenmann, Zsolt Nagy, Emmanuel Nunes, Peter Rundel, Rebecca Saunders, Wolfgang Rihm e Hans Zender.

Johannes Debus

Johannes Debus è nato in Germania nel 1974 e ha studiato alla Musikhochschule
di Amburgo. Dopo il debutto come direttore d’orchestra nel 1996 con il Ratto dal
serraglio di Mozart a Minden, è stato a lungo legato all’Oper Frankfurt, dove è stato assistente dell’allora direttore musicale Paolo Carignani e Kapellmeister fino alla scorsa stagione. Molto attivo nel repertorio contemporaneo alla testa di complessi quali l’Ensemble Modern e l’Ensemble Intercontemporain, Debus ha diretto produzioni operistiche nei maggiori teatri tedeschi e festival europei. A Schwetzingen nel 2002 ha diretto la prima mondiale del Macbeth di Salvatore Sciarrino nella produzione firmata da Achim Freyer. A Francoforte ha diretto L’heure espagnole di Ravel e La vida breve di Falla. A partire dalla stagione 2009/2010 sarà il nuovo direttore della Canadian Opera Company di Toronto, dove nell’autunno del 2008 ha diretto Guerra e pace di Prokof’ev. Nella sua prima stagione a Toronto come direttore musicale, Debus dirigerà un concerto con Ben Heppner e una nuova produzione del wagneriano Olandese volante nell’aprile del 2010.
Per informazioni:

Biglietteria MITO
Urban Center - Galleria Vittorio Emanuele 11/12
telefono 02.88464725
www.mitosettembremusica.it

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