2009 07 10 Festival Puccini La Boheme

FESTIVAL PUCCINI 2009
Torre del Lago, sede del Festival Puccini, è situata tra il Lago di Massaciuccoli e il Mar Tirreno, a 4 km dalle spiagge di Viareggio, sul litorale toscano, a 18 km da Lucca e altrettanti da Pisa. Ogni anno il Festival ospita 40.000 spettatori nel suo Teatro all'Aperto, a pochi passi dalla Villa Mausoleo dove il Maestro Giacomo Puccini visse e lavorò e dove adesso, in una piccola sala trasformata in cappella, sono custodite le sue spoglie.
 
Fondazione Festival Pucciniano
Viale Giacomo Puccini, 273
55048 Torre del Lago Puccini (LU)
tel. (+39) 0584 350567
fax (+39) 0584 341657
e-mail: affarigenerali@puccinifestival.it
Festival Puccini Informazioni info@puccinifestival.it
 
LA BOHEME di Giacomo Puccini
Libretto:Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
Orario di inizio: 21.15
Date: Venerdì 10 / Mercoledì 15 / Domenica 19 luglio 2009 Sabato 1 / Venerdì 14 / Venerdì 21 agosto 2009

Mimì:
-Maya Kovalevska (10, 15, 19 Luglio);
-Cristina Barbieri (1, 14, 21 Agosto)
 
Musetta:
-Silvia Dalla Benetta (10, 15 Luglio 1, 14 Agosto);
-Alessandra Meozzi (19 Luglio 21 Agosto)
 
Rodolfo:
-Roberto Aronica (10, 15, 19 Luglio);
-Gianluca Terranova (1, 14, 21 Agosto)
Marcello:
-Luca Salsi (10, 15 Luglio);
-Massimiliano Valleggi (19 Luglio 1, 14, 21 Agosto)
 
Schaunard:
-Alessandro Luongo (10, 15 Luglio 14, 21 Agosto)
-Federico Longhi (19 Luglio, 1 Agosto)
 
Colline:
-Paolo Pecchioli
 
Benoit - Alcindoro:
-Franco Giusti(10, 15 Luglio 14, 21 Agosto)
-Bruno Pestarino (19 Luglio 1 Agosto)
 
Parpignol:
-Thomas Vacchi
 
Regia: Maurizio Scaparro
Scene e Costumi:Jean Michel Folon
Direttore:   
Marcello Rota (10, 15, 19 Luglio 1 Agosto)
Giuseppe Acquaviva (14, 21 Agosto)
Orchestra e Coro del Festival Puccini Stefano Visconti
Coro Voci Bianche del Festival Puccini Maestro del Coro Susanna Altemura
 
Prima rappresentazione:   
Torino, Teatro Regio, 1° Febbraio 1896
Andata in scena il 1° febbraio 1896 al Teatro Regio di Torino con un ventinovenne Arturo Toscanini sul podio, oggi la bohème è tra le preferite dal pubblico l'opera racconta la delicata storia d'amore del pittore Rodolfo e della giovane Mimì dal finale straziante.
L'allestimento di Jean Michel Folon, con la regia di Maurizio Scaparro, Premio Abbiati 2003 è avvolto in una atmosfera sgargiante di colori e suoni. Una lettura sensibile e poetica di questo capolavoro proposta in perfetta sintonia da due grandi artisti come Maurizio Scaparro e Jean Michel Folon l'artista belga ha concepito lo spazio scenico con al centro una tavolozza cromaticamente variegata, dominato sullo sfondo da un grande cavalletto su cui scorrono immagini che richiamano la Parigi delle avanguardie del primo novecento.
Trama:   
L'opera è ambientata intorno all'anno 1830 a Parigi e ne sono protagonisti un gruppo di giovani artisti, che vivono poveramente ma spensieratamente: lo scrittore Rodolfo, il pittore Marcello, il musicista Schaunard e il filosofo Colline. È la vigilia di Natale. Rodolfo è rimasto solo perché deve terminare l'articolo di fondo del "Castoro", quando alla porta della soffitta bussa la vicina di casa Mimì, giovane e graziosa fioraia, per farsi accendere il lume che si è spento. Fra i due ragazzi nasce l'amore e Rodolfo la convince ad unirsi a lui e agli amici, che si sono avviati a festeggiare da "Momus", nel Quartiere Latino.
Tra la folla variopinta appare l'ex fiamma del pittore Marcello, Musetta, che lo aveva abbandonato per i soliti litigi e per correre dietro a nuove avventure. Dopo un primo momento di malcelata indifferenza Marcello cede nuovamente al fascino di Musetta ed essi, felici, si aggregano all'allegra brigata.
La vita in comune si rivela però impossibile. Marcello e Musetta continuano a litigare. Tra Rodolfo e Mimì si creano incomprensioni e gelosie: Rodolfo accusa Mimì di leggerezza, ma in effetti sa che ella è gravemente malata e la vita di stenti che conduce con lui potrebbe esserle fatale, e per questo cerca di allontanarla. Ai due non resta che separarsi: lo faranno "alla stagione dei fiori".
Mimì non può vivere lontana da Rodolfo. Sentendosi ormai vicina alla morte, per rivederlo, torna alla soffitta dove avvenne il loro primo incontro. Qui Mimì ricorda con Rodolfo il tempo passato insieme e, dopo avergli rivelato che lo ama ancora, si spegne dolcemente.
 

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