TREVISO, Raccontando Mario Del Monaco

IL LIONS PER M. DEL MONACO CANCELLA LA PERLA NERA DELLA MOFFO

Tutto esaurito al Teatro Comunale di Treviso dove il Lions Club ha promosso uno spettacolo organizzato da Odino Marcon e condotto da Daniele Rubboli, dal titolo "Raccontando Mario Del Monaco".
Si sono così ricomposte le condizioni che nel 1991, in occasione di un'altra commemorazione dedicata al mitico tenore, videro nascere la terribile "perla nera" dell'incredibile esibizione di un'Anna Moffo irriconoscibile.
Ricordando l'episodio, Daniele Rubboli ha sottolineato come Renata Scotto, che ben conosceva la collega, avesse vaticinato il "disastro" perchè da troppi anni l'ex primadonna della lirica italiana non cantava neppure per gli amici.
Quella sera volle venire a Treviso partendo apposta dagli USA, per rendere omaggio al collega scomparso e quando si trovò in teatro, presa dal panico, si affidò alla bottiglia... e forse ad altro, arrivando in scena in uno stato assolutamente penoso come testimoniano da allora le repliche di quella "tragedia" dai microfoni della Barcaccia (RAI 3).
Ma, come ha detto Rubboli, in quello spettacolo del 1991 c'era anche un ragazzino di Treviso che debuttava come tenore, Fabio Sartori, il quale proprio da quella sera prese a volare nei cieli alti della lirica internazionale.
E Fabio Sartori è stato il protagonista vocale della serata trevigiana di questo fine aprile 2009, che il Lions ha voluto per raccogliere fondi a favore di un ospedale della Mongolia, dove tanti medici iscritti e no al sodalizio, vanno ogni anno a prestare gratuitamente la propria opera.
Con Sartori, che ha testimoniato il suo attuale stato di grazia, si è esibito anche un altro affermatissimo artista trevigiano di nuova generazione, il baritono Elia Fabbian.
Entrambi sono stati accompagnati dall'ottima Orchestra Filarmonia Veneta G.F. Malipiero diretta dal bravo  Marco Titotto.
Eccellente performance anche quella del pianista di soli 11 anni Leonardo Donati, vincitore di una lunga serie di primi premi nazionali.
Una infinita sequenza di immagini ha corredato il racconto di Daniele Rubboli che, nel corso dell'intera serata, ha saputo "spalmare" un intenso ritratto di Mario Del Monaco, uomo e artista, ribadendo pubblicamente che l'amore che questo grande tenore ebbe per la terra veneta e Treviso in particolare, scelto come sua vera patria, deve essere ricambiando intitolando a suo nome il Teatro Comunale.

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