L’ORFEO DI MONTEVERDI PER IL QUATTROCENTENARIO

TEATRO DELL’OPERA GIOCOSA
STAGIONE LIRICA 2007
Il Teatro dell’Opera Giocosa, nel quattrocentenario dell’Orfeo di Claudio Monteverdi, una delle primissime opere conosciute, dedica parte del suo programma autunnale al mitico cantore-semidio capace di ammansire gli animali e placare la natura, simbolo della poesia e dell’arte.

L’Orfeo di Claudio Monteverdi (1567-1643) debutta sabato 3 novembre alle ore 20:30 al Teatro Chiabrera di Savona, eseguito in forma di concerto dalla prestigiosa Academia Montis Regalis, (recentemente definita dal critico Paolo Gallarati su La Stampa “complesso ormai insostituibile nella vita musicale italiana”) che suonerà strumenti originali. L’Academia, nata nel 1994 a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove ha sede, in pochi anni si è guadagnata l’attenzione del pubblico e della critica, diventando un punto di riferimento per il repertorio sei-settecentesco. I più importanti nomi internazionali l’hanno diretta (ad es. Ton Koopman, Jordi Savall, Christopher Hogwood, Reinhardt Goebel ecc.). Da alcuni anni l'Academia Montis Regalis ha affidato il ruolo di direttore principale ad Alessandro De Marchi, giovane e affermato direttore d'orchestra italiano (innumerevoli gli articoli e le copertine dei giornali specializzati a lui dedicate). Con De Marchi, che dirigerà anche questo Orfeo a Savona, l’insieme ha fatto un decisivo salto di qualità, tanto che l’Academia è stata recentemente insignita del Premio Abbiati, massimo riconoscimento elargito dall’Associazione dei critici italiani.

Veramente di altissimo livello la compagnia di canto, con Furio Zanasi (Orfeo), Gabriella Costa (Euridice), Enrico Bava (Caronte), Manuela Custer (Proserpina), Teresa Nesci (Ninfa), Luigi Pagliarini (Apollo), Adriano Gaglianello (Pastore) e Gabriele Lombardi (Plutone). Direttore dell’Academia Montis Regalis, Alessandro De Marchi; con il Coro Filarmonico “Ruggero Magrini” diretto da Claudio Chiavazza, per una nuova produzione dell’Academia Montis Regalis.

L’Orfeo di Monteverdi venne eseguito alla corte di Mantova il 24 febbraio del 1607 e fu la seconda opera che giunse a noi intera, dopo l’Euridice di Jacopo Peri, andata in scena a Firenze nell’ottobre del 1600. Il duca di Mantova, Vincenzo Gonzaga, assistette all’opera frentina e fu forse proprio per emulazione della corte medicea che i Gonzaga vollero mettere in scena, anch’essi, tale vicenda mitica a Mantova. Vi si narra l’eroica e tragica discesa all’inferno di Orfeo per riportare in vita la sua amata Euridice. Egli riuscì ad incantare Caronte con la sua lira e la sua musica, quindi fece un patto con Plutone, re degli Inferi, che gli avrebbe permesso di ricongiungersi alla donna amata: non avrebbe dovuto guardarla in viso finché non fosse stato insieme a lei alla luce del sole. Ma non resistette, sull’orlo delle Tenebre si voltò, ed Euridice ripiombò nell’oscurità per sempre. L’opera monteverdiana, di levatura assai maggiore rispetto a quel primo tentativo fiorentino, trae il libretto, a firma di Alessandro Striggio, dalla Fabula di Orfeo di Angelo Poliziano, e si compone di un prologo e cinque atti. Alla “prima” del 24 febbraio seguì una replica, il 1º marzo 1607. In queste occasioni fu stampato solo il testo letterario di Striggio, mentre la partitura fu pubblicata un paio di anni dopo e consentì a quest’opera di essere ripresa, fare fortuna, e contribuire alla diffusione dello stesso “genere” dell’opera lirica. “La partitura dell’Orfeo di Monteverdi – dice il direttore, Alessandro De Marchi – è precisissima. D’altra parte, invece, il basso continuo (l’accompagnamento al clavicembalo) non ha indicazioni fisse. Poi c’è la divisione spaziale dell’orchestra, è come se Monteverdi pensasse a più gruppi di strumenti. Escogiterò quindi una divisione spaziale fra i vari gruppi.” L’orchestra e i solisti, infatti, utilizzeranno in maniera creativa il Teatro Chiabrera. Le orchestre saranno divise in “Terrestre”, “Celeste” e “Infernale”, con strumenti e cantanti che si disporranno a seconda della necessità sul palcoscenico, nei palchi o nelle balconate, sottolineati da giochi di luce. La biglietteria del Teatro dell’Opera Giocosa ha orari 10:00-12:00 e 16:00-19:00, tel. 019/8485974. Prezzi per Monteverdi: da 15,00 a 25,00 euro. Dopo l’Orfeo monteverdiano andrà in scena “Orfeo ed Euridice” di Gluck, il 9 e l’11 novembre, e in anteprima per le scuole l’8 novembre.