2016_03_18 La follia di Lucia per la regia di Alberto Oliva al Teatro Rosetum

Venerdì 18 marzo 2016 ore 20.00
Teatro Rosetum - Via Pisanello,1 Milano
Stagione Lirica Live
Gaetano Donizetti
LUCIA DI LAMMERMOOR
CORO dell’ADADS Accademia Dell’Arte Dello Spettacolo
Direzione Musica e Pianoforte: Marco Beretta
Messa in scena: Alberto Oliva
Assistente alla messa in scena: Arianna Aragno
Disegno Luci: Alessandro Tinelli
Costumi: Arte Scenica – Reggio Emilia
Trucco e acconciature: APTA Accademia Professionale Trucco Artistico- Società Umanitaria
Ingresso 15 euro (ridotto 12 euro Soci Amici di Rosetum)
Per informazioni e prenotazioni: tel. 02 48707203
Il terzo titolo della Stagione Lirica Live 2016 di Rosetum è "Lucia di Lammermoor", opera in tre atti di Gaetano Donizetti su libretto di Salvatore Cammarano, il cui soggetto è ispirato ad un romanzo di Walter Scott.  L’infelice e folle storia d’amore della fanciulla scozzese che ama Edgardo, figlio della famiglia rivale alla sua, ma è costretta a sposare Arturo e così perde il senno e commette un omicidio.
La regia è ancora una volta di Alberto Oliva, i cantanti del corso Adads e il maestro al pianoforte Marco Beretta.

Ora qualche nota di regia su Lucia:

“Lucia è una creatura incantata, figlia del Romanticismo nordico di Walter Scott e del Romanticismo mediterraneo di Gaetano Donizetti. In virtù di questo connubio diventa la quintessenza del Romanticismo, il Romanticismo al quadrato: il trionfo dell’amore impossibile sublimato nel bel canto, in un giardino popolato di mostri, fantasmi, spade, sangue e acqua che scorre delicata, ma contiene al suo interno misteriosi cadaveri. C’è tanto Shakespeare in quest’opera. Per un regista che arriva dalla prosa questo è un imperdibile sentiero, una guida alla messinscena preziosa e spero fertile. Dall’immagine di Ofelia stesa sull’acqua insieme alle ninfee dopo la sua strepitosa scena di pazzia, al conflitto di Romeo e Giulietta con le famiglie ostili, oltre a tutti i fantasmi chiusi nei castelli che animano i drammi storici del Bardo”.
“Ho scelto di preservare un’ambientazione da favola, lontana nel tempo e nello spazio, senza vertiginose e improbabili attualizzazioni, perché credo che sia questo lo spirito della musica e della scena, e che solo in questo modo possiamo arrivare il più possibile vicino a Lucia. 
Vorrei che entrassimo nella sua testa, nella sua sensibilità, in soggettiva con lei. In tutte le scene in cui Lucia non è presente, l’ambiente scenico sarà evocato con delle videoproiezioni di fotografie, immagini di un Medioevo mitologico, animazioni suggestive, ma irreali, che costringeranno i cantanti e il coro a muoversi ai margini del palcoscenico, quasi come se venissero cacciati fuori, come se non potessero avere accesso al mondo vero, che è nascosto e segreto. 
Noi, però, le chiavi di accesso a quel mondo le abbiamo, se ci lasciamo guidare da Lucia e dalla sua bella follia. Impareremo che i fantasmi esistono, si muovono, agiscono insieme con noi e vivono nei boschi, che sono popolati di alberi antropomorfi e strane creature, che potremo conoscere e toccare nella loro tridimensionale concretezza (le stupende sculture di Laura Gerosa).
Vorrei che vedessimo questa storia con gli occhi di Lucia, e arrivassimo al momento della sua pazzia come se fosse la nostra, senza accorgercene, senza pensare di essere impazziti. Perché, a dirla tutta, pazzi sono gli altri a cercare di costringerci a una vita regolata da schemi impossibili, frustranti, ingiusti, ipocriti e profondamente inefficaci. E allora meglio perdere la testa, possibilmente per amore”. [Note di Alberto Oliva]

Prossimo appuntamento: 
Venerdì 15 aprile 2016_04_15 – ore 20.00
LA BOHEME
opera in quattro quadri di G. Puccini

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