2015_10_24 Teatro Fraschini parte con la musica di Orff e i suoi Carmina

Sabato 24 Ottobre 2015_10_24 alle ore 21
Teatro Fraschini - Pavia
Carl Orff
CARMINA BURANA
Solisti Ivanna Speranza, Gian Luca Pasolini, Sergio Vitale, Gabriele Ribis
Cori Song e i Giovanili Feniarco
FuturOrchestra 
diretta da Alessandro Cadario
Direttore del Coro Carlo Pavese

FuturOrchestra è formata da giovanissimi musicisti dai 12 ai 22 anni con un organico di settanta musicisti e cento coristi, rappresenta la prima realizzazione stabile del Sistema Orchestre e Cori giovanili e infantili in Lombardia. Nata a Milano nel 2011 con Daniele Rustioni, oggi si avvale del compositore e direttore Alessandro Cadario, che si è formato al Conservatorio di Milano, come collaboratore stabile nella preparazione e sviluppo dell’orchestra insieme al Maestro Pietro Mianiti.

Coro SONG della Lombardia, coordinato da Pilar Bravo, è aperto alle varie realtà regionali che condividono le prospettive pedagogiche del Sistema. Ha debuttato nel 2012, sotto la direzione di Dario Grandini al Teatro degli Arcimboldi di Milano. La sezione delle voci bianche fa parte del progetto Coro Mani Bianche della Lombardia, destinato all’inclusione di bambini con abilità speciali sul modello dell’omonimo coro venezuelano che accoglie bambini sordi e disabili, esempio di inclusione sociale attraverso la musica.

Alessandro Cadario debutta nel 2006 al Lincoln Center di New York con una delle sue opere per coro e orchestra.?Nel 2012 vince il concorso internazionale di direzione d'orchestra “Peter Maag” e da allora collabora con le più importanti orchestre tra cui I Pomeriggi Musicali, Filarmonica di Torino, Sofia Festival, Filarmonica di Monte-Carlo, Cameristi della Scala, Orquesta Juvenil de Caracas. Oltre al repertorio classico, rivolge la sua attenzione alla musica contemporanea.?Nella stagione 2013-2014 ha presentato il suo ultimo lavoro sinfonico per attore e orchestra su testi di Rilke presso il Teatro dell'Opera di Darmstadt.??

Note a cura di Mariateresa Dellaborra
Corpus di testi poetici omogeneo per tematiche, simboleggiate dalla ruota della fortuna che gira incessante, innalzando o abbattendo a turno ogni essere umano, i Carmina Burana, così denominati per la provenienza dal monastero benedettino di Beuren (l'antica Bura Sancti Benedicti nei pressi di Bad Tölz in Baviera) esercitarono un’attrattiva notevole presso il compositore tedesco Carl Orff (1895-1982), che tra il 1935 e il 1936 li organizzò in una cantata scenica in un prologo e tre parti. E così 24, tra gli oltre 200 canti dei clerici vagantes, che narrano di felicità, di dolore, d’amore e d’allegria, ispirati alla natura, al vino, alla vita e alla morte, scritti in parte in latino e in parte in tedesco e in altre lingue volgari, segnarono il suo esordio davvero trionfale nel mondo del teatro. Dopo il prologo, che invoca la dea Fortuna, cieca dispensatrice di gioie e dolori, si succedono le tre parti dedicate rispettivamente alla Primavera, ai canti da taverna e all’amore, analizzato nelle sue gioie, affanni e tradimenti. Gli argomenti si succedono liberamente e senza una logica rigorosa che contribuisce a rimarcare il movimento incessante della ruota e dunque il riproporsi costante delle stesse situazioni, degli stessi problemi e degli stessi stati d’animo nella vita dell’uomo. La musica, chiaramente ancorata alla tonalità, sottolinea meravigliosamente il testo grazie alla sua incisività ritmica e alla timbrica suggestiva, soprattutto basata su una ricchissima gamma di strumenti a percussioni. Le voci sono trattate a blocchi e privilegiano andamenti accordali che accentuano il carattere popolaresco e arcaizzante della composizione. 
Tutti i prezzi sono pubblicati sul sito www.teatrofraschini.org

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