2014_03_22 VoceAllOpera arriva al secondo appuntamento con il capolavoro di Puccini

Sabato 22 marzo 2014_03_22, Ore 20:00 
Domenica 23 marzo 2014_03_23, Ore 16:00
TEATRO “ROSETUM”, VIA PISANELLO, 1 - MILANO (M1 GAMBARA)
Stagione lirica 2014 VoceAllOpera
Giacomo Puccini
La Bohème
La Bohème di Giacomo Puccini sarà il secondo appuntamento della Stagione lirica del Teatro Rosetum di Milano 2013-2014 realizzata dall’Associazione culturale VOCEALLOPERA di Gianmaria Aliverta, regista e direttore artistico degli spettacoli.
L’allestimento di VoceAllOpera parlerà di giovani descrivendo realtà che questi conoscono bene. I bohemiens protagonisti dell’opera, infatti, saranno tutti studenti della “generazione Erasmus” che condividono un appartamento fatiscente a Parigi, arredato con mobili di fortuna, in cui assecondano le loro passioni e inseguono i loro sogni: Marcello è uno street artist, Junsik Jung (22) e Hyun Kyu Ra (23)Rodolfo un poeta 2.0, Manuel Pierattelli (22) e Alessandro Mundula (23)
Colline è un aspirante filosofo, Nicolò Donini (22-23)Schaunard ha una sua band Daniele Caputo (22-23)
Mimì è la classica ragazza della porta accanto. Mai Nishida (22) e Stella Hong (23)
orchestra d’archi e pianoforte sarà diretta da Gianluca Fasano
Coro del Rosetum da Debora Mori e il Coro delle Voci bianche della Nova Scuola di Musica di Buccinasco da Barbara Fasol e Andrea Bragiotto
In questo affresco del XXI secolo si sviluppa la storia d’amore agrodolce tra Rodolfo e Mimì.

STAGIONE D’OPERA 2014 di VOCEALLOPERA
Direzione artistica Gianmaria Aliverta
TEATRO ROSETUM
Via Pisanello 1 Milano
Sabato 22 marzo 2014 ore 20:00
Giacomo Puccini
La bohème

STAGIONE D’OPERA 2014 di VOCEALLOPERA
Direzione artistica Gianmaria Aliverta
TEATRO ROSETUM
Via Pisanello 1 Milano
Domenica 23 marzo 2014 ore 16:00
Giacomo Puccini
La bohème

Anche il doppio cast (uno per sabato 22 e uno per domenica 23) de “La Bohème” è giovane, composto da cantanti al loro debutto selezionati nelle audizioni dello scorso dicembre da una giuria di massimi esperti. Rodolfo sarà impersonato dai tenori Manuel Pierattelli (22) e Alessandro Mundula (23); invece Mai Nishida (22) e Stella Hong (23) vestiranno i panni di Mimì. La piccola orchestra d’archi e pianoforte sarà diretta da Gianluca Fasano, il Coro del Rosetum da Debora Mori e il Coro delle Voci bianche della Nova Scuola di Musica di Buccinasco da Barbara Fasol e Andrea Bragiotto. La regia sarà prerogativa di Gianmaria Aliverta così come le scene e i costumi, interamente realizzati con materiali riciclati.
L’attenzione di VoceAllOpera al sociale è evidente nella collaborazione con il Centro di Istruzione e Formazione Professionale Immaginazione e Lavoro di Milano, i cui allievi del secondo anno (validi giovani e adolescenti con difficili storie familiari e sociali alle spalle) si occuperanno del trucco e delle acconciature. I prodotti saranno interamente forniti da L’Oreal.
Il regista Gianmaria Aliverta presenterà l’opera, spiegherà le ragioni dell’allestimento e presenterà il cast agli “Amici del Loggione del Teatro alla Scala”, domenica 16 marzo 2014_03_16 nella storica sede di Via Pellico 6. L’opera ha ottenuto il patrocinio del Comune di Milano.

La prima volta con Puccini

L’allestimento de “La Bohème” di VoceAllOpera parla di giovani e descrive realtà che questi conoscono bene. Porta in scena le vite di artisti e studenti senza soldi, calata nel presente, in cui si sviluppa la storia d’amore agrodolce tra Rodolfo e Mimì.

Avevo qualche perplessità nell’impegnarmi con un’opera di Puccini: il suo essere puntiglioso e maniacale nella descrizione anche del più piccolo movimento e accadimento scenico (nonché l’inserimento di questi nella partitura) non credevo mi permettesse una completa libertà registica. In realtà si è rivelato molto d’aiuto: proprio per questo, a inizio di ogni atto, ho previsto vengano lette le didascalie volute dai librettisti e da Puccini stesso.
Questa rivisitazione mi ha visto impegnato per la prima volta anche come scenografo e costumista. Ho cercato di portare in scena una situazione il più reale possibile: i bohemiens protagonisti dell’opera, infatti, sono tutti studenti della “generazione Erasmus” che condividono un appartamento fatiscente a Parigi in cui assecondano le loro passioni e inseguono i loro sogni.
Pur essendo una delle regie più classiche che abbia mai fatto, mi sono preso la libertà di intervenire sulle professioni dei quattro studenti, calandole nella contemporaneità. Questa operazione ha permesso di riconfermare l’attualità di Puccini, portando alla luce il fatto che gli artisti che inseguono le proprie passioni hanno sovente problemi economici e vite precarie. E io ne so qualcosa.

PRIMO ATTO
Siamo in una soffitta parigina arredata senza la minima concezione del gusto, con mobili di fortuna e di diverso stile. Ciò nonostante la casa è affittata a caro prezzo agli squattrinati studenti che la condividono: Marcello è uno street artist, Rodolfo un poeta 2.0, Colline è un aspirante filosofo, Schaunard ha una sua band.
Mimì, la vicina di casa, è la classica ragazza che affascina per la sua semplicità. Riesce infatti ad ammaliare Rodolfo descrivendogli tre “qualità” di se stessa che fanno di lei una donna da sposare: “sola mi fò il pranzo da me stessa”, “vivo sola soletta”, “prego assai il Signor”.
Complice un improvviso black-out nella palazzina e la luce soffusa di una candela, sboccia l’amor tra i due.

SECONDO ATTO
Gli studenti, grazie al gruzzoletto portato a casa da Schaunard, decidono di festeggiare la sera della Vigilia di Natale nel quartiere latino, zona turistica di Parigi che pullula di vita, piena di mercatini e piccoli bar a buon mercato.
Tra le urla dei venditori e gli schiamazzi dei bambini, Rodolfo presenta ai suoi coinquilini Mimì. Intanto Marcello incontra una sua vecchia fiamma mai dimenticata, Musetta, una ragazza che affascina per la sua bellezza prorompente. Con le sue armi di seduzione riesce a stregare nuovamente il cuore di Marcello.

TERZO ATTO
I quattro bohemiens non vivono più insieme da quando Rodolfo e Marcello sono andati a vivere con le rispettive compagne.
L’atto è ambientato in un cantiere dove Marcello sta graffitando un muro, mentre Musetta insegna canto nel bar adiacente. Arriva Mimì a implorare l’aiuto di Marcello affinché convinca Rodolfo, che l’ha abbandonata nella notte precedente, a tornare a vivere con lei. Marcello la rassicura e la invita a rincasare.
Si sveglia Rodolfo e confida in lacrime all’amico il gravissimo stato di salute di Mimì: visto che non può garantirle le cure di cui ha bisogno ha preferito lasciarla, nella speranza che questa sposi un uomo ricco che possa prendersi cura di lei. Mimì, che era rimasta nascosta in un angolo, apprende dalle parole di Rodolfo delle sue gravi condizioni. Tossendo si fa scoprire dai due amici.
A questo punto Rodolfo e Mimì chiariscono la loro situazione, decidendo di rimanere insieme fino alla primavera successiva. Nel frattempo Musetta e Marcello hanno uno dei loro numerosi litigi a causa della civetteria di lei e della gelosia di lui.

QUARTO ATTO
I quattro studenti tornano single e vivono nuovamente insieme, sempre senza soldi, nella stessa mansarda.
Mimì, in fin di vita, prega Musetta di accompagnarla dall’uomo amato. Apprese le gravi condizioni di salute di Mimì tutti i ragazzi vendono qualcosa per aiutarla nelle cure.
Rimasti soli, Mimì fa a Rodolfo la più struggente dichiarazione d’amore del panorama lirico. L’atto si chiude con la morte di Mimì, tra lo sgomento degli amici e le urla strazianti di Rodolfo.

NOTE
Le scene e i costumi sono interamente realizzati con materiali riciclati. Forte è la presenza del legno nel primo e quarto atto, in cui le pareti sono state ricavate da bancali, così come nel terzo. I costumi, l’attrezzeria e gli oggetti di scena sono stati tutti acquistati in mercatini dell’usato. Il budget complessivo per scene e costumi ammonta a 500 euro.
Preziosissima è stata la collaborazione con il Centro di Istruzione e Formazione Professionale Immaginazione e Lavoro di Milano, i cui allievi del secondo anno si sono occupati del trucco e delle acconciature, con il Coro delle Voci bianche della Nova Scuola di Musica di Buccinasco e con la classe di Direzione d’Orchestra del Conservatorio “G. Verdi” di Milano: nello spirito costitutivo dell’Associazione VoceAllOpera che vuole portare l’opera tra i giovani e i giovani all’opera. Anche per questo tutti i collaboratori e i cantanti sono giovani o giovanissimi, molti al loro debutto.

NOTE DI REGIA di Gianmaria Aliverta

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