2013_04_06 DIAMOCI DEL TU CON L’ORCHESTRA MANISCALCHI

sabato 6 aprile 2013_04_06, ore 21
Auditorium di Milano Fondazione Cariplo, largo Mahler
“Diamoci del tu…”
Orchestra Maniscalchi
tenore Gianluca De Martini

Un sabato davvero speciale con l’Orchestra Maniscalchi e il tenore Gianluca De Martini.
“Diamoci del tu…” è un affascinante viaggio negli anni in cui l’Italia sperimentò per la prima volta gli originali suoni, ritmi e melodie in arrivo dall'America: il jazz, lo swing, che facevano impazzire i giovani, ma che venivano definiti dai critici musicali dell'epoca e dai benpensanti “musica del diavolo”.
Fu la radio, comparsa  nel 1925 nelle case di pochi fortunati Italiani e nel giro di dieci anni presente ovunque, a diffondere la nuova musica d'importazione.
Musica che la severa censura dell'epoca fascista imponeva peraltro di italianizzare anche nel titolo, con effetti a volte esilaranti. Così, se Benny Goodman diventa Beniamino Buonomo,il famoso brano St.Louis Blues si trasforma in "Le tristezze di San Luigi".
Ma il jazz aveva ormai conquistato anche i musicisti italiani e in quegli anni fu un fiorire di orchestre, compositori, autori e cantanti, che seppero reinterpretare con eleganza questa musica d’importazione adattandola alla tradizione musicale e melodica italiana.
Un successo che veniva replicato in tutte le sale da ballo, regalando  divertimento a un’Italia affamata di spensieratezza.
L’Orchestra Maniscalchi e il suo cantante Gianluca De Martini riportano in vita, con rigore filologico, la musica swing e i celebri motivetti degli anni dell’Eiar
Il progetto, nato nel 2008 per volontà di Giorgio Bozzo (produttore) e Christian Schmitz (arrangiatore e direttore della formazione, altrimenti noto come Chicco Maniscalchi) si caratterizza per il paziente lavoro di ricerca e trascrizione degli arrangiamenti originali e per il rigore esecutivo con il quale l’orchestra affronta il repertorio.

Una serata da non perdere, dunque, in Auditorium ... e non solo per i nostalgici che ritroveranno i ritmi della loro gioventù, ma anche per chi oggi ha voglia di scoprire un pezzo di storia musicale del nostro paese.

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